31.Torino Film Festival: “The Conspiracy” di Cristopher MacBride (After Hours)

Creato il 26 novembre 2013 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Anno: 2012

Durata: 84’

Genere: Horror / Thriller

Nazionalità: Canada

Regia: Cristopher MacBride

 

Skull & Bones, CoFR, Bilderberg, Il Club di Roma, Bohemian Grove, il Rhodes Trust, la Commissione Trilaterale, la Fondazione Rockerfeller e chi più ne ha più ne metta. Con l’avvento di internet e delle nuove tecnologie è stato raggiunto un nuovo apice per quanto riguarda le teorie di cospirazione. Migliaia di pagine web, in particolare post 9/11, sono spuntate come i funghi, toccando ogni tipo di argomento e immaginando ogni scenario, anche il più apparentemente assurdo. Anzi tanto più è assurda la teoria, tanto più guadagna in credibilità tra i cospirazionisti. Tutto prova tutto e il contrario di tutto. Il fine ultimo, il cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale (NWO), annunciato da George Bush Sr. in un famoso discorso del 11 settembre 1990, attraverso le macchinazioni di società massoniche segrete, di cui la più famosa (scioltasi secondo le fonti storiche ufficiali intorno al 1787, ma da allora, dietro le quinte, responsabile di ogni evento storico d’importanza, almeno per chi crede a queste cose) rimane quella dell’ordine degli Illuminati. Quest’ultimo in particolare sembra aver pesantemente catturato l’immaginario collettivo.

Ecco in poche frasi, lo spunto per The Conspiracy, pellicola che si colloca tra il classico mockumentary e il filone del found footage (anzi, passa letteralmente da uno stile all’altro), tanto in voga negli ultimi anni. Il film racconta di due amici che decidono di realizzare un documentario su tale Terrance G., un uomo ossessionato dalle teorie di cospirazioni. Quando quest’ultimo sparisce nel nulla senza lasciare traccia, i due si mettono alla ricerca e vengono a loro volta lentamente trascinati nella paranoia, soprattutto dopo aver scoperto l’esistenza del misterioso Tarsus Club

The Conspiracy, pur con qualche buco di trama difficilmente spiegabile, si affida completamente al fascino dell’argomento che racconta, catturando lo spettatore. L’ultima mezz’ora poi raccoglie quanto seminato all’inizio, per un finale veramente inaspettato. Un horror fortemente politico, che insinua il dubbio e qualcosa di più, su praticamente tutto e vede l’individuo come semplice pedina in un gioco a lunghissima durata.

Per chi se lo chiedesse, il Tarsus Club è un’invenzione del regista canadese Cristopher MacBride, che oltre a creare una falsa official website della società, ha anche inserito un’entrata su wikipedia (che ora però è stata cancellata). Chi però si prende la briga di fare qualche ricerca in rete, troverà ben presto un buon numero di discussioni, in cui inevitabilmente qualcuno sostiene che il Tarsus esiste realmente. Questo a dimostrazione di quanto bene funzioni il film. D’altra parte, per citare Comma 22 di Joseph Heller, solo perché sei paranoico, non significa che non ce l’abbiano con te.

Paolo Gilli


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