Li abbiamo vinti all’ultimo secondo, in largo anticipo, in rimonta, a braccia alzate, il 5 maggio. Per una volta, sai che fastidio, ce lo prendiamo senza giocare, guardando la tivvù, clamoroso al Cibali.
E’ sempre una gioia diversa, speciale, unica. Ci attaccano per la pochezza del campionato e le nostre debolezze europee. Vanno compresi, non gli resta altro.
E intanto vinciamo, vinciamo, vinciamo. Siamo a 32, ma moralmente, visto lo scippo prolungato di Farsopoli, viaggiamo tra i 35 e i 37. Ci hanno cancellato e siamo riemersi dal fango di due settimi posti. Il nostro Capitano ci ha guidato dalla panchina, oggi è uno dei migliori allenatori al mondo, siamo una squadra esperta ma non vecchia, un gruppo non epocale ma rafforzabile, abbiamo un fuoriclasse di anni 21 da capitalizzare.
Penso a Robben, a Cuadrado, a Di Maria. Qualcuno arriverà. E ripartiremo con il solito obiettivo. Saremo, al solito, quelli da battere. Perché non finisce qui. Nessun appagamento. Ne voglio 5 di fila.