Jiekai Liao, ben consapevole di queste premesse, ci offre invece una pellicola arguta e raffinata. A partire dalla confezione, quasi feticista, che propone l'opera - già particolareggiata dalla divisione in tre capitoli - nel formato 4:3; per finire alla fotografia, che diventa, pian piano, la vera istanza narrante. "As you were", dunque, racconta per immagini una storia d'amore che lascia frammenti di esistenze sparsi lungo la pellicola, pensata ad immagine e somiglianza del tempo.
La miseria umana, anche quando guarda la città - ed il suo ineluttabile divenire - da lontano, non può non scappare da sé stessa. "Qui ed ora.. qui è libertà". Maqui, un attimo dopo, è già passato.Antonio Romagnoli