(cinemaitaliano.info)
Sono stati assegnati oggi, sabato 29 novembre, i premi collaterali del 32mo Torino Film Festival.
Di seguito riporto i nominativi dei vincitori e le motivazioni delle giurie. La cerimonia di chiusura della kermesse torinese avrà luogo questa sera, alle ore 20, presso il cinema Reposi 3, ospite d’onore Anna Mazzamauro, che presenterà un omaggio ad Anna Magnani per poi affiancare il direttore artistico Emanuela Martini nella comunicazione delle premiazioni. In chiusura, la proiezione del film Wild, di Jean-Marc Vallée.
(indie-eye.it)
Premio Scuola Holden – Storytelling & Performing Arts- La Giuria composta dagli allievi del Corso biennale di scrittura e storytelling ha assegnato il premio Miglior sceneggiatura di Torino 32 a For Some Inexplicable Reason (Gábor Reisz, Ungheria, 2014): “fantasioso e semplice ritratto di un goffo bamboccione che inconsciamente non vuole cambiare. Linguaggio garbato. Situazioni sanamente logorroiche. Film onesto e vero anche nei suoi ralenti“.
Il film di Reisz si aggiudica anche il Premio Achille Valdata: la Giuria composta da 10 lettori di Torino Sette gli ha conferito il premio Miglior film di Torino 32 “per aver saputo rappresentare in modo ironico il passaggio esistenziale di un giovane romantico”.
Premio Avanti!- La Giuria del Premio Avanti! (Agenzia Valorizzazione Autori Nuovi Tutti Italiani) composta da Massimiliano De Serio (regista), Fabrizio Tassi (Rivista Cineforum) e Andrea Zanoli (Lab 80 Film) propone, per la distribuzione nel circuito culturale curata da Lab 80 film, il film Memorie – In viaggio verso Auschwitz (Danilo Monte, Italia, 2014): “il film è un viaggio intimo e brutale che distrugge e ricostruisce allo stesso tempo un doppio autoritratto. Con spietata coerenza formale, Danilo Monte mette insieme – come i binari di una ferrovia – l’esperienza dolorosa della sua famiglia con la tragedia collettiva della Storia”.
Premio Gli occhiali di Gandhi- Assegnato dal Centro Studi Sereno Regis (Torino), la cui Giuria, composta da Luciana Spina, Loredana Arcidiacono, Renzo Dutto, Marco Mastino e Vittorio Sclaverani, conferisce il Premio Gli occhiali di Gandhi al film che meglio interpreta la visione gandhiana del mondo, parte del progetto Irenea, cinema e arte per la pace, a Qui (Daniele Gaglianone, Italia, 2014): “per aver saputo raccontare in modo onesto e diretto come una comunità stia portando avanti da tempo una lotta per i diritti e i beni comuni con molteplici strumenti nonviolenti. Una riflessione sulla democrazia che rovescia gli stereotipi della politica e dell’informazione”.
Menzione speciale a: Iranien (Meheran Tamadon, Francia/Svizzera, 2014): “per aver lavorato alla creazione di uno spazio comune dove proporre la soluzione dei conflitti attraverso il dialogo. Un coraggioso esempio di utilizzo del cinema come strumento nonviolento”. Menzione speciale a: Eau argentée, Syrie autoportrait (Ossama Mohammed e Wiam Simav Bedirxan, Francia/Siria, 2014): “per come i registi e i mille e uno sguardi hanno saputo utilizzare il mezzo cinematografico per documentare in maniera intima e collettiva le crescenti atrocità di una guerra nell’incerta quotidianità del popolo siriano, oggi”.
Premio Interfedi- Premio per il rispetto delle minoranze e per la laicità, attribuito dalla Giuria Interfedi, composta da Giorgio Berruto (Comunità Ebraica), Paolo Schirru (Chiesa Valdese) e Beppe Valperga (Comitato Interfedi) a Felix & Meira (Maxime Giroux, Canada, 2014): “attraverso una coinvolgente storia d’amore racconta l’incontro di due realtà esemplari, confronto di religiosità e laicità, affermando i valori della libertà e della responsabilità individuali”.