35 ore per una review: skyrim

Creato il 13 dicembre 2011 da Eldacar

Livello 15 appena raggiunto, quasi 100 location esplorate, nessun cavallo acquistato e viaggi veloci da evitare ad ogni costo. Sto giocando il mio solito nord, finalmente a casa sua dopo Daggerfall, Morrowind e Oblivion e lo sto tenendo sulla retta via: nessun contatto con la malavita, nessun furto, nessuna persona borseggiata. Solo uno spadone a due mani e una fracca di botte per tutti i cattivi.
Nel 2006, comprai la mia prima 360 per giocare Oblivion. Quella stessa 360, 5 anni dopo, sta facendo girare il nuovo gioco Bethesda che da sempre rappresenta per me la messa in codice di tutte le fantasie da biNbominkia. Intendiamoci, come avevo già scritto qui, la vera forza di Skyrim è ciò che rappresenta per un nerd vecchio stampo e ciò che è in grado di evocare nella mente di un giocatore di ruolo incallito o in un trentenne nostalgico (le cose generalmente coincidono).
Per farla breve: se avete deciso di giocare Skyrim come degli stronzi, andando a pescare le tonnellate di bug che effettivamente ci sono, per poi andare sui forum a trollare e a gridare allo scandalo urlando al mondo quanto è più bello FIFA (c'è chi lo fa), avrete comunque per le mani un gioco da 8 almeno, quindi la posizione non reggerebbe comunque. La mole di cose da fare, di situazioni, di figate e tocchi di classe, è talmente imponente da costringere chiunque a darsi in faccia le sue rimostranze, seppur parzialmente giustificate.
Se invece avete deciso di giocare Skyrim come si conviene, ossia cercando di parlare con ogni PNG incontrato, esplorando luoghi in cui fermarsi al tramonto per ammirare il paesaggio o sorseggiando idromele in locanda tra una quest e l'altra, allora avrete per le mani il miglior titolo degli ultimi 8000 anni. Con buona pace di Batman e compagnia cantando (incluso FIFA).

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