Nicola Antolino, classe 1979, è un ragazzo pugliese con la passione per la fotografia, che porta avanti costantemente da sette anni. Ora fotografa solamente in analogico, curando tutte le fasi della produzione fotografica. Gli scatti che ritraggono la Syria vedono protagonista una Canon Eos 30.
Michela Biasibetti
I profumi del Suq di Damasco si mescolano ai volti e agli sguardi incrociati solo per qualche attimo. ll marmo accecante della moschea degli Omayyadi mi avvolge e sovrasta lasciando al “forzato” contatto fisico la sensazione di sacralità che quel luogo emana.
E ancora la calma ed il silenzio del monastero sulla roccia, Mar Musa, gli interminabili km di deserto su quei mezzi dove la comodità è un lusso e la contrattazione un obbligo. Le colline del Golan, con lo spettro di Quneitra, lasciano ancora viva, ai miei occhi, tutta la crudeltà di cui il popolo siriano è stato vittima dopo la guerra dello “Yom Kippur”. L’esercito israeliano, in ritirata, distrusse qualsiasi edificio, trasformò l’ospedale in un campo di tiro a segno e fece bottino di tutto ciò che trovava nelle case. Lo stesso Golan che, qualche giorno fa, è stato, ancora una volta, teatro degli scontri tra filopalestinesi ed israeliani durante il ricordo della Naqsa, ovvero la “catastrofe.
35 pellicole bn per fissare il mio viaggio.
Nicola Antolino