3,re,tre

Da Scorretoblog
Nel mentre è successo che ho iniziato a guardare tre film alla volta.
Tutti su uno schermo *uno*, ché col multischermo son buoni tutti. Metto su in contemporanea tre film che ho già visto (facendoli partire con un po’ di sfasatura temporale ed in tre lingue diverse). Metto le cuffie e sto lì, un’ora e mezza o due o quel che è a vedere che succede. Di solito le lingue prescelte sono tedesco, inglese ed italiano; non che capisca o sappia parlare nessuna di queste lingue. All’inizio non si capisce un cazzo e, se è per questo, anche alla fine non si capisce un cazzo ma…non è quello ciò che conta. Quel che importa è che per un qualche (e)motivo l’overdose da impulsi sensoriali ad un certo punto spezza e spacca le mie sinapsi che, ci crediate o meno, per un bel po’ di tempo riescono a reggere la situazione dandogli pure un astruso senso compiuto e riuscendo quasi a distinguere i vari elementi. Una delle terne migliori che sono riuscito a realizzare è stata The Blues Brothers (inglese), The Fast and The Furious: Tokyo Drift (tedesco), Inception (italiano). In dettaglio la terna sopraccitata si è distinta per mirabile espressività quando i Blues Brothers si sono messi a cantare Stand By Your Man durante il mix uditivo-visivo di spinterogeni e discorsi giappo-tedeschi di Tokyo Drift e gli specchi subconsci di Inception e. Ecco: in quel momento credo si esser venuto, o svenuto, o jsvenuto o ldafnsvenuto.  O comunque un pezzo di me in quel memento è collassato e forse non s’è più ripreso. Mah.  Forse è solo saltato un cazzo di tappo emozionale, forse solo mi è esploso il lobo parietale, non so. Perché uno dovrebbe fare qualcosa del genere vi state chiedendo?
Astrhakabhuhla.

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