Qualche mese dopo, il 4 dicembre 1983, al Comunale di Torino Juventus e Roma si affrontano in una gara non decisiva perché siamo ancora all’undicesima giornata, ma comunque già in odore scudetto. Dopo un primo tempo gradevole ma senza gol, nella ripresa si scatenano fuochi d’artificio. I giallorossi campioni d’Italia passano al 62′ grazie a un sinistro di Bruno Conti dalla distanza che sorprende Tacconi. I bianconeri non ci stanno e ribaltano il risultato con una punizione di Platini e un gol di rapina di Penzo. Le due squadre continuano a costruire azioni senza segnare altri gol, poi quando tutto sembra finito ecco il coup de théâtre, anzi de cinema. Chierico crossa alto in area e Pruzzo spalle alla porta stampa una rovesciata potente e precisa che fatta sul set di Don Camillo avrebbe oscurato quella di Pelé in Fuga per la Vittoria.
La Roma pareggia, Terence Hill gongola e scherzosamente rivendica la paternità del gol: senza di lui Pruzzo tutta quella familiarità con la rovesciata non l’avrebbe mai avuta.
federico ringraziando andreone per la segnalazione