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40 anni fa partiva la missione Apollo 17: a bordo gli ultimi astronauti che misero piede sulla Luna

Creato il 07 dicembre 2012 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

 Apollo 17 AS17-134-20438 to 45

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Courtesy NASA/JPL processing by 2di7 & titanio44

Erano le 5:33 UTC del 7 dicembre 1972 quando per l’undicesima e ultima volta tre uomini partirono per la Luna: era la missione Apollo 17, del programma NASA Appollo.

Il lancio illuminò a giorno i cieli della Florida e il vettore Saturn V, alto 111 metri, si stagliò brillante contro il cielo scuro.

A bordo: Eugene Cernan, comandante e veterano dei voli spaziali; Ronald Evans pilota del Modulo di Comando e Harrison "Jack" Schmitt, pilota del Modulo Lunare, anche lui con diversi voli all’attivo.

Mentre Evans rimase in orbita a bordo del Modulo di Comando, Cernan e Schmitt si fermarono per tre giorni sulla superficie, nella valle di Taurus-Littrow.

Erano le 20:55 ora italiana dell'11 dicembre quando per l'ultima volta venne piantata una bandiera americana e lasciata una targa ricordo sulla Luna.

Cernan, Evans e Schmitt rientrarono dopo circa 12 giorni, il 19 dicembre 1972. La missione fu il più lungo soggiorno in orbita lunare e la più lunga permanenza sulla superficie del nostro satellite.

Cerman è tutt’ora, l’ultimo uomo ad aver messo piede sulla Luna.

Apollo 17 AS17-137-20991HR to 21011HR

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Courtesy NASA/JPL processing by 2di7 & titanio44

Apollo 17 AS17-145-22159 to AS17-145-22183 Pan 360°

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Courtesy NASA/JPL processing by 2di7 & titanio44

Prima di lasciare il nostro satellite, Cernan proclamò:
“La sfida americana di oggi ha forgiato il destino dell’uomo di domani. Lasciamo questa regione di Taurus-Littrow così come l'abbiamo raggiunta e, voglia il Signore, come vi torneremo, in pace nel nome di tutta l'Umanità.”
 
"Da un punto di vista scientifico, i campioni [lunari] che abbiamo portato indietro hanno avuto un ruolo importante nei dibattiti in corso sull’origine ed sull’evoluzione della Luna. Ma questo è fondamentalmente vero per i campioni di tutte le sei missioni atterrate", ha detto Schmitt . "I nostri in particolare, consentono direttamente di valutare ipotesi sull'origine [della Luna] a causa della scoperta di vetro vulcanico - il suolo arancione"

Il suolo arancione di cui parla Schmitt è costituito dalle particelle più fini mai portate indietro dalla Luna: delle perle microscopiche di vetro, principalmente piombo, zinco e zolfo, con un tinta decisamente arancione, create dai primi processi vulcanici nella storia del nostro satellite.

Apollo 17 AS17-137-20985HR_96HR

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Courtesy NASA/JPL processing by 2di7 & titanio44

"C'è terra arancione!" dichiarò Schmitt eccitato nel 1972, mentre era sulla Luna.

Questi campioni sono stati studiati fino ai nostri giorni.
Lo scorso anno, un team di geologi guidato da Erik Hauri della Carnegie Institution for Science ha analizzato i frammenti di magma intrappolati nei minuscoli chicchi di cristallo, scoprendo che in essi è contenuta acqua in una quantità molto superiore a quella stimata.
Solo qualche mese fa, invece, dalle analisi spettroscopiche sui campioni di suolo lunare, è stato rilevato idrogeno, solidificatosi sulla superficie del nostro satellite, collegato al vento solare.
Dalla nuova ricerca, guidata da Yang Liu, del Dipartimento di Scienze Terrestri e Planetarie dell’Università del Tennessee a Knoxville, è emerso che l’azione del Sole potrebbe “produrre” acqua sulla Luna.

Schmitt è un sostenitore del ritorno umano sulla Luna, che potrebbe essere un punto di partenza per altre destinazioni nello spazio profondo. In base agli ultimi programmi, emersi a seguito della rielezione di Barack Obama, Schmitt potrebbe averci visto giusto!


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