Come scrivevo nel post precedente, su istigazione di questa guida
sono andata alla ricerca dell' Hôtel particulier di Lalique, che si trova al numero 40 di cours Albert I alla confluenza di due strade di grande traffico, con auto che sfrecciano da tutte le parti tanto che sulle prime uno si domanda se è proprio il caso di suicidarsi per scattare quattro foto ad una casa.
L'edificio ha sette piani, e riuniva la residenza privata, l'atelier e i locali di esposizione della ditta. E' il febbraio 1901 quando il progetto a firma dei due fratelli Louis Eugene e Albert Feine viene presentato per l'approvazione, ma a differenza di altri edifici parigini
costruiti in quegli stessi anni, nessuna targa riporta i loro nomi e sulla sinistra del portone d'ingresso si nota appena il nome del proprietario "R.LALIQUE",
Ho cercato di sapere qualcosa in più sui due architetti, ma sembra proprio che il loro lavoro più significativo sia stata la casa di cours Albert I. L'edificio è senza dubbio elegante e molto gradevole ma non è un capolavoro e, particolare curioso, non è nel puro stile Art Nouveau che ci si potrebbe aspettare. E' invece una costruzione per certi versi eclettica, dove le linee sinuose che sottolineano le logge
e le ringhiere dei balconi
convivono con elementi in stile rinascimento francese e pinnacoli di gusto neogotico, aguzzi come parafulmini,
Insomma, non ci sarebbe niente di particolare per cui entusiasmarsi, se non fosse per lo sbalorditivo portone di ingresso in cui Lalique esibisce tutta la sua maestria incorniciando l'ingresso con due alberi frondosi
carichi di foglie che si rincorrono sulla facciata e si protendono senza soluzione di continuità fin dentro la vetrata
che sembra velata da uno strato di brina
Pare che il custode sia persona gentile e permetta ai turisti di entrare ad ammirare lo scalone principale, ma quando io sono passata di lì era domenica e nessuno mi ha aperto. Anche i custodi gentili la domenica vanno a spasso, ragion per cui lo scalone l'ho dovuto cercare in rete