40 giorni nel deserto

Da Sharatan


“Quando rimasi nel deserto per quaranta giorni, sentii tutte le voci possibili e immaginabili della paura. Non c’erano diavoli venuti da fuori a tentarmi, erano voci della mia mente che mi facevano dubitare di me stesso o degli altri. Anche tu conoscerai il dubbio del deserto quando dovrai affrontare i tuoi dubbi e le tue paure. Questo tempo di prova interiore di solito precede l’accettazione del tuo compito attuale. Poiché se non riesci ad attraversare le tue paure, come puoi pretendere di trattare quelle che gli altri ti proiettano addosso? Se non sei forte e integro, come puoi essere un faro di luce e amore per gli altri? Il tipo di forza e integrità di cui parlo non deve essere preso alla leggera. Credi di poter incontrare i tuoi demoni e di imparare ad amarli? Sei in grado di amare nonostante la paura? Devi rispondere a queste domande prima di cominciare la tua opera. Devi entrare negli oscuri recessi della tua psiche portandovi la luce della consapevolezza. Devi affrontare ogni paura che erode la tua autostima. Non vi sarà pace nel mondo finché il tuo cuore non sarà in pace. E la pace non potrà entrare nel tuo cuore finché vedrai attorno a te nemici e “malvagi.”Ogni bruttura che vedi nel mondo ti indica inesorabilmente un luogo nel tuo cuore che chiede di essere guarito. Non esiste inferno al di fuori dei tuoi giudizi. Eppure tu fingi che esista un “diavolo” separato dal tuo credo, o un “male” che non è collegato ai tuoi giudizi. Non è così. Ogni male deriva dai tuoi giudizi e ogni diavolo non è che la proiezione del tuo senso di vergogna. Non credere che la tragedia stia avvenendo al di fuori di te, o perderai la chiave del regno. Quelli che si vedono come vittime non si riapproprieranno del loro potere. Quelli che si considerano deboli non supereranno gli ostacoli della vita. Il dramma della vergogna e del senso di colpa avviene solo nella tua mente ed è lì che deve essere affrontato. Ti basta credere per un momento “Io sono amabile, io sono accettabile, io sono degno” e tutto il tuo vittimismo finisce. Ti basta credere “Sono in grado di amare mio fratello comunque mi tratti” e il legame invisibile della proiezione sarà reciso. Le chiavi del regno sono nelle tue mani. Se offri amore consapevole, un amore che non considera i difetti e si innalza sopra i giudizi, come puoi ricevere di meno in cambio? Questo mondo è circolare. Ciò che esce rientra e viceversa. La linearità è solo un’apparenza. La sua esistenza nel tempo e nello spazio è pura apparenza. Se continui a cercare il demonio negli altri, non lo troverai. Il demonio è la tua presenza angelica insudiciata. È tutto il tuo dimenticare, tutto il tuo violare te stesso. È il ferito, il crocifisso, l’angelo caduto dal cielo e finito nel fango, nella selvaggia attrazione dell’incarnazione mondana.“ (Paul Ferrini, Io sono la porta, Macro ed., 2009)