Poche ore fa sono tornato da Roma. Ormai le mie visite nella Capitale sono talmente frequenti che mi sembra sempre più vicina.
Mi piace sempre passeggiare per Roma, ammirare le strade e i monumenti, assaggiare seppure per pochi giorni l'intensità della vita di una grande città.
Adoro anche viaggare in metropolitana (non so quello che sto dicendo, lo so...).
Come al solito, Roma è una città piena di attività e di eventi. Questa volta c'erano ben 3 mostre che mi attiravano: un percorso sugli Impressionisti al Vittoriano, una mostra dedicata all'artista americano Edward Hopper, ma quella che più di tutti mi interessava, data l'esclusiva dell'evento, era la mostra su Caravaggio.
Per ricordare il quarto anniversario della morte, alle Scuderie del Quirinale è stata allestita una mostra monografica raccogliendo le opere più significative dell'artista, facendole arrivare da posti più lontani, come San Pietroburgo e gli Stati Uniti, tanto per citarne un paio.
L'unicità (e quindi l'importanza) dell'evento è stato proprio quello di raccogliere capolavori altrimenti difficilmente visibili tutti insieme.
Di proposito sono stati omessi i dipinti presenti nelle basiliche romane, per non privarle del loro contesto, ma anche per la facilità con cui possano essere viste comunque con una passeggiata.
La mostra non è molto grande, quindi piacevole da visitare. Non ci saranno state più di 25 opere, suddivise in 3 gruppi: "la giovinezza" che raccoglieva i primi dipinti, come il canestro di frutta, "il successo" con le grandi committenze, e quindi il periodo migliore dell'artista, e "la fuga" ovvero quelle opere realizzate dopo che lasciò Roma a seguito della sua condanna a morte, caratterizzate da toni e rappresentazioni molto più cupe.
La cosa forse più stancante è stata la presenza di tantissima gente, che a tratti distoglieva l'attenzione dalle opere.
Ma a parte questo mi è sembrata una mostra molto ben allestita e documentata.
Sono uscito soddisfatto ed emozionato, e per finire in bellezza la serata io e la mia piccola comitiva ce ne siamo andati nel ristorante argentino Baires a gustarci una bistecca al sangue accompagnata da sangria. Ed anche Bacco così venne a farci visita.