Vergognarsi è necessario, talvolta, per mantenere il contatto con la realtà. Lo sanno bene le prostitute di Tokyo, destinate a scomparire grazie a una severa legge Merlin d’oltreoceano. È il sentimento che prevale in questo film, che mi ha sorpreso: conosco poco la cultura giapponese e non pensavo sarebbe stato possibile esternarla in un modo così intenso e informale, con un pathos commovente.
La strada della vergogna, in 400 colpi
Archiviato in:400 colpi, Cinema Giapponese Tagged: blog cinema, cineblog, cinemastino, critica cinematografica, film mizoguchi, kenji mizoguchi, la strada della vergogna recensione, recensione film, recensioni cinema, recensioni film