Anche L'incertain regard, dopo essersi emozionato guardando le immagini che hanno accompagnato l'uscita da Palazzo Chigi dell'ex premier Silvio Berlusconi, trasmesse per l'occasione dal Servizio Pubblico di Santoro, avrebbe votato la fiducia al nuovo e surreale, nonché iperrealista, governo guidato da Mario Monti. Non vi sono dubbi.
Una puntualizzazione va comunque espressa.
Il nuovo esecutivo somiglia più al board di una banca centrale o alla direzione di un organismo economico che a un esecutivo politico. Composto da quella che Saskia Sassen definisce «classe globale» e il movimento Occupy più semplicemente «l’1 per cento»: persone che hanno studiato e sono parte attiva della comunità transnazionale.
Meglio di Berlusconi & Co., ma ugualmente reazionari.
Dove reazionario s'intende il modo in cui Monti è stato incaricato da Napolitano e il modo in cui il governo della destra è stato disarcionato. Il coro apparente (perché forzoso, in molti casi) di giubilo attorno al nuovo governo e la sua stessa composizione, sono tutti segnali che qualcosa di profondo si è rotto, nella democrazia italiana.
Forse in modo irreversibile.
VISIONS DE LA SEMAINE
Sur grand écran
:-/ A Dangerous Method di David Cronenberg
:-) Melancholia di Lars Von Trier
:-) The Substance di Martin Witz
L'incertain regard il 23 novembre sarà impegnato a Zurigo nella cerimonia celebrante il suo Partnerschaft. Tornerà il 4 dicembre 2011 col post numero 48.