“Aggiudicato al Signore col il numero 197, per 5.800 euro!”Il battitore fa risuonare di nuovo il martelletto per riportare il silenzio nella Sala d’Aste.“Procediamo con il Lotto 53, una scatola di...”
Mi alzo e mi avvicino alla Cassa. Non mi interessano altri articoli.“Buongiorno Signore. Complimenti per la vittoria...” dice una signorina ben vestita, con un trucco leggero e un sorriso gentile “La prego di completare le formalità del caso, poi potrà venire in possesso del Bene”“Ottimo! Accettate un assegno?” dico posando la paletta con il numero.“Certo, Signore, ma deve fornirci un documento d’Identità... so che può essere seccante, ma abbiamo degli obblighi, per Legge...”Annuisco mentre prendo il portafoglio dalla tasca interna dello smoking. Tiro fuori il libretto degli assegni e la Carta d’Identità. La signorina controlla la foto e i miei dati prima di restituirla.“Molto bene. Preferisce che le facciamo consegnare il Bene a casa?”“No. Lo faccia imballare subito. Ho con me una valigetta per portarlo via”“Bene signore, avverto il deposito. Può recarsi direttamente all’ingresso merci”Annuisco e mi allontano verso l’uscita.
La macchina scura si ferma davanti una casa signorile. L’autista scende ed apre la portiera posteriore. Esco tenendo ben stretta la valigetta di cuoio scuro.“Sam, puoi prendere la serata libera. Stasera voglio rimanere da solo”“Bene signore...”“Anche la cuoca e il maggiordomo hanno la serata libera. Potete prendere la macchina, se volete, basta che siate tutti fuori casa nel giro di un’ora. Se rimane qualcuno, lo licenzio! Avverti tu gli altri”“Bene signore, riferisco. Buona serata!” aggiunge l’autista con un inchino.I miei dipendenti sanno che sono una persona strana, spesso scorbutica. Non è semplice lavorare per me, ma so essere generoso. Basta eseguire sempre gli ordini, in tutto e per tutto.
Entro nello studio, un ambiente ampio, scuro, con un’atmosfera antica. Le pareti sono rivestite in legno e il centro della stanza è dominato da una grande scrivania. Le tende in velluto sono chiuse, come da precedenti disposizioni.Mi siedo su una poltrona in cuoio e mi verso da bere. Faccio girare il liquore ambrato nel calice, odorandone il profumo.Un leggero sorriso mi sfiora le labbra.Sono decisamente soddisfatto! Ho ottenuto ciò che più desideravo al mondo!Ho la Bottiglia!
Bevo il liquore e controllo l’orologio. Devo aspettare ancora 20 minuti prima di essere solo. Mentre aspetto, scivolo nel ricordo di quel giorno in cui mi sono avvicinato alla Scoperta.Ho conosciuto un uomo molto affascinante, di circa 50 anni, anche se potrebbe averne avuti molti di più, portati molto bene, ricco e volubile, annoiato dalla vita. Quest’uomo, che si è presentato come Il Barone, aveva un’unica passione nella vita: le Bottiglie Maledette!“In che senso “maledette”?” ho osato chiedere quel giorno.“Nel senso che hanno una storia particolare, o sono circondate dalla leggenda. Per esempio, ho l’ultima bottiglia di vino bevuta da Napoleone, quella con cui è stato avvelenato, oppure... non so... ho la bottiglia rimasta intatta al varo del Titanic”“Non so niente di questa storia...”“Infatti sono in pochi a conoscerla, ma la bottiglia è mia! È stata dura trovarla, ma alla fine...”“E come fai a sapere che è tutto vero?”Lui ha sorriso.“Ho le mie fonti...” mi si è avvicinato, per parlare in tono confidenziale “Devi sapere che c’è un “giro” per l’acquisto di questi reperti maledetti! Se entri nel “giro” giusto, puoi avere qualsiasi cosa! Per esempio, cosa desideri?”“Così, su due piedi...” l’ho guardato con sfida “Excalibur!”“Mi spiace, ma è stata già venduta ad un collezionista cinese”“Allora... la lampada di Aladino!”Lui è scoppiato a ridere.“Illusioni! Quella non esiste! Si tratta di una storia bella e buona, una favola per bambini!”“Allora... il paletto con cui è stato ucciso Dracula...” ho detto in tono di sfida.Lui ha annuito.“Sì, quello si può avere... ho il contatto giusto...”Sono scoppiato a ridere.“Mi prendi in giro!”Lui ha fatto un sorriso sarcastico e ha sollevato il calice, come se volesse brindare con me ad una ricerca difficile, ma non impossibile.
L’anno successivo ho ricevuto una lettera:La merce che desideri è disponibile. Se sei ancora interessato, puoi raggiungermi il 29 Febbraio nella Capitale delle Isole Bermuda, Hamilton. Ci incontriamo nella Hall dell’albergo.Il BaroneHo riletto la lettera due volte, cercando di capire di cosa si trattasse, poi ho ricordato di quella lontana sera e del “Paletto con cui è stato ucciso Dracula”. Ho sorriso all’assurdità della richiesta, ma ho deciso di assecondarla. Tutto sommato, non avevo niente da fare...
La sera del 29 Febbraio sono stato avvicinato dal Barone, che mi ha scortato al porto, dove ci attendeva un lussuoso Yacht.Abbiamo navigato fino al centro del famoso Triangolo e siamo stati affiancati da una barca dall’aspetto lugubre: era tutta nera, con il nome, 666, scritto in rosso. “Aspettami qui, Lui non vuole essere visto”“Lui chi?”“LUI!” mi ha detto scocciato. È salito sulla barca ed è tornato dopo pochi minuti con una valigetta di pelle nera.“Se sei soddisfatto della merce, la cifra è di €50.000”“Ma... come faccio a sapere che è autentico? Potrebbe essere un qualsiasi paletto di frassino sporco di sangue...”Lui ha riso e ha scosso la testa. Ha aperto la valigetta e ho capito. Ho preso il libretto degli assegni senza dire una parola.
Ci siamo rivisti ad una festa. Lui si è seduto vicino a me, con aria complice.“Sei soddisfatto dell’acquisto?”“Molto soddisfatto...”“Lo sapevo... Lui trova sempre tutto!”“Ma chi è “Lui”?”Ha fatto un gesto con la mano come per dire “lascia perdere” e ha cambiato discorso.“Sono sulle tracce di una bottiglia meravigliosa! Sembra che porti sfortuna a chiunque la tocchi! È posseduta!!”“E non hai paura?”“Lui mi ha dato le istruzioni per maneggiarla e conservarla... forse potrò averla già domani!”“Io rimango in città qualche giorno, puoi farmela vedere?”Mi ha guardato titubante, come un bambino che possiede un tesoro ed ha paura che qualcuno possa rubarglielo. Alla fine ha sorriso, annuendo. Mi sono sentito onorato!
Dopo tre giorni, in albergo mi viene consegnato un biglietto in cui Il Barone mi convoca. Il biglietto dice:Ho la merce! Vieni a mezzanotte.
Arrivo a casa sua, una tenuta molto grande fuori città. È circondata da ettari di bosco e sembra uscita da un dipinto inglese di fine 1800.Il maggiordomo mi accompagna lungo un dedalo di stanze fino al suo studio. Mi siedo e aspetto l’arrivo del Barone.Aspetto quasi un’ora, camminando avanti e indietro nello studio, sfogliando dei libri antichi che odorano di storia.Sono tentato di chiamare il maggiordomo per farmi accompagnare fuori quando sento un’esplosione. Mi affaccio dalla finestra e vedo una colonna di fumo rosso che si solleva a poca distanza da dove mi trovo. Un urlo straziante accompagna la visione.La colonna si condensa in una forma vagamente umana e una risata malvagia riempie l’aria.Io guardo affascinato e sconvolto l’assurda visione. Mi affaccio per vedere in basso e vedo Il Barone a terra, con una bottiglia in mano. La colonna di fumo sembra sollevarsi proprio davanti a lui.Alzo lo sguardo e vedo che la forma umana allarga le braccia e ride al cielo: il fumo ha formato delle forti braccia e un petto vigoroso. La testa ha delle corna ritorte che spuntano all’altezza delle tempie. Dietro la figura il fumo sta prendendo la forma di ampie ali di pipistrello.“Non ci credo... non ci credo...” dico dentro di me “il Diavolo!”La figura rossa mi guarda. Non ha occhi: solo una testa di fumo, ma sento che mi guarda e che ride.“CHI SEI TU??” dice con voce tonante.“Io... io sono un ospite del Barone...”“ANCHE TU VUOI IMBROGLIARMI?”“Io... io non so di cosa parli... e non so chi sei...”“TI RICONOSCO... SEI MIO CLIENTE! TI È PIACIUTO IL PALETTO?” dice ridendo.Io faccio un passo indietro.“Chi sei?”“TU SARAI IL MIO NUOVO CONTATTO! POSSO PROCURARTI QUELLO CHE VUOI, MA TU MI DEVI DARE DELLE ANIME IN CAMBIO, OPPURE PRENDERÒ L’ANIMA CHE VOGLIO!”“Il contatto per cosa?”La figura solleva la mano e dal cielo una pergamena cade direttamente tra le mie mani. Scompare con un’esplosione calda che mi scaglia a terra.
Rinvengo dopo qualche minuto. Affianco a me c’è la pergamena. La leggo, ancora sconvolto dall’apparizione:Col presente contratto il Signor Arthur Mc Luis diventa portavoce sulla Terra del Signore delle Anime Erranti. Il Signore si impegna a procurare al Signor Mc Luis qualsiasi cosa egli desideri, in cambio dovrà ottenere delle Anime Fresche. In caso di Inadempienza, l’anima del Signor Mc Luis verrà divorata per l’eternità dal Signore stesso.In calce ci sono già le nostre firme.
In poco tempo scopro cosa significa essere al servizio del Signore delle Anime Erranti e cosa implica rifiutare di servirlo. Mia moglie, mio figlio sono stati divorati da lui, per la mia inadempienza.Ho fatto ricerche e forse oggi sarò libero. Forse oggi potrò avere la mia vendetta.
Guardo l’orologio. I miei dipendenti dovrebbero essere andati via, altrimenti... problemi loro.Mi alzo e apro la valigetta. Dentro c’è una bottiglia meravigliosa: è nera, lucida e sembra di pietra, o cristallo. So che proviene dall’Arabia ed è stata costruita con tecniche dimenticate. Questa meravigliosa bottiglia è ciò che ha ispirato il mito della Lampada di Aladino!Perché è vero che la storia di Aladino è una fiaba, ma dietro ogni fiaba si nasconde un briciolo di verità. E io ho trovato quella verità!
Stappo la Bottiglia e un filo di fumo si innalza piano, come un vapore bianco, sottile.Con estrema lentezza il fumo riempie la stanza e si condensa in forma vagamente umana.Io osservo felice la scena, con gli occhi che mi brillano.Una voce rauca esce dal fumo.“Chi sei? Perché mi hai svegliato?”“Mi chiamo Arthur Mc Luis e voglio che tu esaudisca i miei desideri!”“Desideri?” tossisce “Non ne ho voglia...”“Cosa?” chiedo sconvolto “Tu sei un Genio! Devi esaudire i desideri!”“No... sono stanco, sono vecchio...” tossisce di nuovo “Ma tu chi sei?”“Ho detto che mi chiamo Arthur e voglio che tu esaudisca i miei desideri!” dico esasperato.“Non ti capisco...” dice la voce rauca.La figura si condensa e compare un uomo anziano, con la lunga barba bianca e le rughe che gli coprono gli occhi. Ha una tunica bianca che gli arriva ai piedi e un bastone a cui appoggiarsi. Ha la schiena ricurva e le gambe tremanti.“Chi sei?” mi chiede per la terza volta.Io sbuffo e mi avvicino.“Tu sei un Genio?”“No... sono un’Anima Dannata intrappolata in una Bottiglia, giovanotto! Ma non c’è bisogno di urlare!” dice lui stizzito.“Puoi esaudire i desideri?”“Forse...”“Cosa significa “Forse”?”“Significa che dipende se ne ho voglia e se ci riesco... Cosa vuoi? E spero che sia semplice... sono stanco... cosa vuoi? Vuoi essere ricco?”“NO! Sono già ricco!”“Uno che si accontenta... meglio... quindi? Cosa vuoi?”“Voglio che mi liberi da un Contratto che mi ha imposto Il Signore delle Anime Erranti!” dico in tono solenne.“E chi è? Non lo conosco... poi, per rompere un Contratto ti serve un avvocato, non un’Anima Dannata... noi ne capiamo poco di Leggi e Burocrazia...”“Ma... ma voi potete fare tutto!”“E chi l’ha detto?” tossisce “Magari le Anime Giovani, con la mente aperta... quelli che hanno studiato... io sono un vecchio...” sorride e prova a far schioccare le dita di fumo, senza successo “Ti ci vorrebbe l’Anima di un Avvocato! Ce ne sono molte di Anime Dannate di Avvocato! Praticamente, quasi tutte...”“Non capisco... come fa un’Anima ad invecchiare?”“Tutti siamo sottoposti allo scorrere del tempo... tutti meno... meno... come si chiamava? Ah, sì! Il Signore delle Anime Erranti! Lui è Eterno! Magari puoi chiedere a lui di realizzare il tuo desiderio!”Crollo seduto sulla poltrona, portandomi le mani alla testa. È possibile tra tutte le Anime Dannate io dovessi trovare proprio l’Unica d’Annata?!?