Sogna di illustrare la sua vita, ma intanto popola l’immaginario dei bambini con uno stile originalissimo e inconfondibile, nato studiando gli antichi libri miniati del Rinascimento. Le sue tavole sono state esposte alla National Gallery di Londra, all’Itabashi Art Museum di Tokio e in numerose altre città del pianeta. I suoi libri sono stati tradotti in più di venti lingue. E’ una testimonianza cristallina della forza del made in Italy, quando non si mette a scimmiottare stili oltrefontiera.
Oggi intervistiamo Bimba Landmann.
Quando è iniziata la tua attività di illustratrice?
Credo già da bambina perché inventavo storie e le illustravo su quaderni che costruivo io stessa, a forma di libro. Il primo lavoro vero è arrivato più tardi invece, per una casa editrice tedesca. e poi ho conosciuto Stepan Zavrel, grandissimo maestro di illustrazione e di vita che mi ha aiutata a sbocciare.
Chi sono i tuoi illustratori preferiti?
In questo momento Shaun Tan, in particolare il libro “L’approdo”. Non riesco a smettere di sfogliarlo. E’ poesia pura.
Qual è la storia che vorresti tanto illustrare?
La mia vita.
Cosa consigli a chi vuole diventare illustratore?
Consiglio di disegnare tantissimo e confrontarsi tanto con gli altri illustratori senza però perdere mai di vista la propria via. E poi guardare , conoscere, vivere, cercare di seminare il più possibile dentro. Per aspettare nuovi raccolti.
A cosa stai lavorando in questo momento?
Disegno nuvole. E’ Un piccolo librino di aforismi di Cesare Vergati edito da Alberto Casiraghy.
Intanto aspetto aspetto il prossimo lavoro.
sito: www.bimbalandmann.com