5 domande a Silvia Bonanni

Da Centostorie

Passione, talento, fantasia, curiosità, perseveranza, determinazione, ottimismo, gioco, esercizio: sono questi gli ingredienti indispensabili per diventare un buon illustratore secondo Silvia Bonanni. L’illustratrice che intervistiamo oggi viene da Milano e si è fatta le ossa in migliaia di laboratori artistici nelle scuole e nei musei della Lombardia. Poi ha cominciato a illustrare riviste di moda e libri per bambini e non si è più fermata. La sua ultima fatica sono delle fantastiche borse.

Quando è iniziata la tua attività di illustratrice?
La passione è nata prima di intrapprendere gli studi in accademia di belle arti a Brera, difatti sono stata molto indecisa se studiare illustrazione alla scuola del castello o a Brera. Ho anche concluso gli studi in accademia con una tesi sull’illustrazione. Mentre la mia attività di illustratrice ha inizio un po’ tardi. Ho subito lavorato con i bambini conducendo tantissimi laboratori di tutti i tipi nelle scuole materne ed elementari e poi in due musei d’arte moderna. Ho iniziato a trovar lavoro come illustratrice circa nel 2000 con le riviste di moda per approdare solo nel 2006 nell’editoria per l’infanzia illustrando la celebre filastrocca di Rodari “Che cosa ci vuole” edita da Emme edizioni.

Chi sono i tuoi illustratori preferiti?
Tantissimi! E poi guardo molto anche alla storia dell’arte! Poi ci sono quelli per sempre, quelli storici, quelli contemporanei, quelli che si scoprono oggi, quelli che si dimenticano, quelli che si lasciano alle spalle… la lista è dunque molto ampia e ricca, citerò solo alcuni illustratori italiani: Luzzati, Munari, Toccafondo, S. Mulazzani, Mattotti, Facchini, Giacobbe, Scarabottolo, Alemagna, Cerri, Ceccoli, Cimatoribus, Zavrel, Lobato, Fanelli…

Qual è la storia che vorresti tanto illustrare?
Alice nel paese delle meraviglie, a cui ho dedicato anche un capitolo della mia tesi!

Cosa consigli a chi vuole diventare illustratore?
Passione, talento, fantasia, curiosità, perseveranza, determinazione, ottimismo, gioco, esercizio, fiducia in se stessi, vedere mostre, leggere, pensare, progettare e e poi per chi è all’inizio frequentare corsi intensivi di illustrazione. E il mio motto che dico sempre ai bambini che incontro spessissimo in scuole e biblioteche: “Chi semina, raccoglie”!

A cosa stai lavorando in questo momento?
Da pochi mesi sono in commercio nei negozi le borse che ho progettato per Coccinelle per la collezione autunno inverno 2010/2011: Zoo of Socks, che si possono vedere a questo link. In Francia invece è uscito da poco in libreria “De la terre et du ciel” per Rue Du Monde, edizione francese di “Filastrocche in cielo ed in terra” di Gianni Rodari, la celebre raccolta del 1960. Ho concluso di illustrare il Guglielmo Tell per la ELI in lingua originale, che uscirà fra qualche mese nel 2011 e ho appena iniziato a collaborare con la rivista di architettura Abitare. Ora vorrei anche dedicarmi ai miei tanti progetti editoriali che inizio e mai porto a termine! Invece i miei lavori li potete vedere sul mio sito: http://www.silviabonanni.it.


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