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Si è parlato a lungo dell’insegnamento dell’arte nelle scuole. Poniamo il problema nel tempo che i bambini trascorrono in famiglia. Sono tante le proposte dei musei e delle biblioteche per avvicinare i bambini all’arte: laboratori creativi, mostre con visite guidate per bambini, kit per giocare a casa e libri per bambini sull’arte. I libri per bambini dedicati all’arte sono una risorsa splendida:
- usano un canale, quello dell’albo illustrato, che è già familiare ai bambini
- hanno un linguaggio semplice ma preciso
- giocano molto sull’impatto visivo, che piace ai bambini
- presentano i punti essenziali di un artista o una corrente in modo da farli subito propri
- si possono riprendere in più occasioni e sono meno impegnativi di una visita guidata (per i più piccoli).
Non è la prima volta che parlo di libri per bambini sull’arte, mi piacciono molto, ma ne ho appena letto uno particolare, dedicato a una corrente che forse molti adulti non saprebbero spiegare ai bambini perché sia un’arte e qualcuno non l’ha ancora capita. Spezzo una lancia in favore delle correnti artistiche meno note. Perché bambini hanno bisogno di arte? anche di questa che è ‘pop art’?
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- L’arte migliora la crescita emotiva. Tradizionalmente viene affidata alla lettura la capacità di avviare i bambini e i ragazzi alla crescita
emotiva: sono tanti i libri che possono essere usati per un percorso pedagogico sulle emozioni, sui sentimenti, ma non dimentichiamo che i bambini hanno un rapporto con le immagini più immediato forse del nostro. Imparano attraverso tutti i sensi e la visione di opere d’arte suscita emozioni su cui lavorare. Ne parliamo come arte creata dai bambini? Per chi non è ancora in grado di calibrare bene le parole, cosa c’è di meglio di forme e colori per esprimersi. Se solo pensiamo alla quantità di disegni che i bambini portano a casa e di come l‘espressione artistica sia importante anche nelle indagini psicologiche, capiamo quanto i bambini abbiano bisogno di arte. Più modi presentiamo loro di esprimersi e maggiori possibilità avranno di raccontare quello che vivono. - L’arte stimola il pensiero creativo. In realtà dovremmo spendere molte parole nella premessa sul perché è importante il pensiero creativo per
i bambini. Spesso se ne parla come di ‘estro creativo’, quella ispirazione che fa disegnare bene o inventare un bel gioco, ma molti sottovalutano che la creatività è il motore principale del problem solving, della capacità di risolvere un problema cercando una alternativa. Per inventare nuove soluzioni serve la creatività.L’arte insegna la creatività in tanti modi: come protagonisti provando a esprimere un pensiero in immagini, o come spettatori ammirando le opere degli artisti come risultato di una diversa prospettiva di interpretazione. Fate una prova e cercate tutti i paesaggi nelle varie correnti artistiche: sarà bello anche per voi, non solo per i bambini. La pop art in creatività ha saputo stupire tanti. - L’arte nei bambini insegna a cambiare prospettiva. Possiamo chiamarla empatia. Possiamo chiamarla creatività. La capacità di cambiare prospettiva è quella elasticità mentale che negli adulti si perde, che crea dei muri e impedisce di capire gli altri, o anche solo di cambiare modo di vedere le cose. Spesso ci si lamenta che i bambini sono ostinati, falsa conclusione dei loro capricci per chi non li ascolta, ma i bambini hanno una grande capacità di adattamento e di fiducia nel nuovo. Sono loro i precursori del digitale, delle novità che poi portano in famiglia. Fanno amicizia facilmente. Accettano il nuovo e l’arte gli presenta un mondo che è come loro: in cui sperimentare e incontrare nuove idee non fa paura, c’è solo da divertirsi.
- L’arte aiuta nello studio. Quante materie che si possono imparare attraverso l’arte? Tutte! Dalla matematica, alla storia, alla grammatica o la geometria. Ci sono studi molto belli del parallelismo tra storia dell’arte e storia della musica. Se accettiamo che i bambini possano imparare con il gioco perché non potrebbero imparare anche con l’arte? Serve solo un po’ di fantasia, o un buon motore di ricerca per trovare tutti i progetti che usano l’arte come base di apprendimento.
- L’arte educa al ‘bello’. Il concetto di ‘bello’ è stato inseguito dall’uomo per secoli. Oggi è un argomento filosofico che è entrato nella cronaca da quando inseguire il bello per molti ragazzi significa omologarsi o copiare qualcun altro. Il ‘bello’ però altro. C’è gente che gira il mondo in cerca del bello in uno scatto fotografico che racconti una storia con una sola immagine. Professionisti studiano come esprimere il bello nella grafica. Gli artigiani associano il ‘bello’ al ‘fatto a regola d’arte’. Bello è sempre unico, prezioso e spesso inimitabile.
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I nostri bambini crescono in città grigie, studiano in scuole scrostate, qualche volta anche su libri scolastici che nelle illustrazioni non hanno un concetto di ‘bello’ particolarmente premiante. Ci lamentiamo poi se si vestono tutti uguali o non trovano niente a cui appassionarsi? Forse hanno bisogno di un po’ più arte nella loro vita (e non solo).
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Gallucci
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