Ormai hanno cominciato, sono una decina, con il contributo anche di altri meno attivi, ma le prime iniziative pubbliche le hanno prese e il movimento 5 stelle così sta prendendo slancio, dopo i banchetti della primavera scorsa, senza eccessi, anzi con proposte precise, in un periodo in cui domina la critica e l’antipolitica. E loro riscoprono la semplicità di mettersi in azione e tentano la via più propositiva. Ce la faranno nella nebulosa, sonnacchiosa, gerontocratica Cremona?
Ale Tegagni
Risparmiano su tutto, da quanto dichiarano. Il gazebo lo comprano d’occasione, all’ipermercato. Il pensiero corre a Beppe Grillo e ai finanziatori del suo editore, ma il movimento ha tutt’altro volto. Resterà sempre così? Sarà una nuova opportunità seria, per chi ha voglia di impegnarsi?
Intanto, anche per tutelare i negozi del centro, niente area commerciale nell’ex Scac, come afferma il comunicato pubblicato ieri, qui. Si parla di piste ciclabili, verde pubblico. E un’isola pedonale in centro storico?
“L’isola pedonale in centro di per se è buona cosa – risponde Ale Tegagni – Si dovrebbe pensare a mettere l’isola pedonale in tutto il centro, togliendo la fumosa ztl (zona a traffico limitato, ndr). Poi Cremona non è neppure una città adatta a una ztl: è troppo piccola e ha creato troppi problemi”.
Con 15mila permessi e una gestione disastrosa da anni e anni.
“Appunto. Sistemare le piste ciclabili, e soprattutto collegare Cavatigozzi, Spinadesco e Boschetto con piste ciclabili al centro. I cittadini a gran voce stanno chiedendo questo”.
Ma il Comune non sta rispondendo. Il giudizio del movimento 5 stelle sull’amministrazione comunale è duro: “Si sono dimenticati i bisogni dei cittadini”, protesta il comunicato.
“L’isola pedonale la proporremo presto”, aggiunge Alessandro Tegagni, che indica però un progetto ben più ampio: “Stiamo già lavorando per un progetto urbanistico di rivalutazione del territorio”.
Un’idea di città alternativa a quella dell’amministrazione Perri e dell’assessore Malvezzi.
“Sia per il centro, per l’ex area scac, e anche per la parte di parco po e coloniale”.
Cremona è una città con dei buchi, dei vuoti, andrebbe ritessuta, riconnessa, invece di continuare a costruire a ampliare il centro abitato. Lo sostengono autorevoli progettisti.
“Esatto, noi pensiamo che costruire uffici e case in quella zona sia errato. In centro ci sono molto locali sfitti che erano destinati ad uffici ed appartamenti. Perché continuare a costruire? Meglio rivitalizzare il territorio. La pista ciclabile Spinadesco-Cavatigozzi andrebbe a congiungersi con quell’area, trovando un parco con campi sportivi e un luogo di ritrovo. Un polmone verde per una città dove domina l’inquinamento”.
Tasto dolente. E l’assessore Bordi? Non è chiaro, non prende iniziative, sembra che non abbia alcun potere.
“Sembra che bordi sia lì per… scaldare la sedia”. Attacco secco, del resto non è che il trattamento riservato dal Pd a Francesco Bordi sia molto diverso.
Il movimento 5 stelle però non ha intenzione di allearsi, non ci sono flirt con altre forze politiche. A livello nazionale si parla di un possibile incontro con l’Italia dei Valori. A Cremona la strada è lunga, anche perché il M5S esordisce in città.
“Ci prepariamo per le elezioni, certo, ma intendiamo correre da soli”.
L’attacco all’assessore all’ambiente ha anche un motivo preciso:
“Gli abbiamo presentato un nostro progetto per la raccolta dell’olio esausto…è letteralmente caduto dalle nuvole. Vedremo comunque di realizzare questa iniziativa con il Comune e l’Aem. L’aem potrebbe darci tutto il materiale, ma si è interessata anche una ditta della provincia di Lodi. Per ora il progetto si è appena avviato. Il comune ha dimostrato solo adesso (dopo 1-2 mesi di insistenza) di potersi interessare”.
E per il Parco Po che cosa intendete fare? Tutti lamentano la mancanza di risorse.
“Per il parco po, le idee sono tante, ma innanzitutto, sistemare totalmente il coloniale, dove tante persone vanno durante il pomeriggio per rilassarsi, passare qualche ora “lontano” dalla città. Pensavamo, come diceva de Michelis, a volontari che puliscano il coloniale, e che sempre volontari oppure (si dovrebbe vedere) anche carcerati potrebbero dare una mano a ridipingere i muri dell’edificio facendolo diventare un punto di ritrovo per le persone, magari lasciando alla sera la libertà dei giovani di organizzare qualche manifestazione interessante, magari musicale. Per tutta l’area vicino a po, noi pensavamo ad un progetto di riqualificazione ambientale, con fondi europei”.
La gente si sta avvicinando al vostro movimento?
“Si sta avvicinando con molta serietà. Vedremo di fare il prossimo anno le nostre primarie e di comporre tutta la lista”.
L’idea statunitense, ripresa dal Pd, piace a tutti o quasi: “Ora siamo anche in progetto di fare le primarie per la lista nazionale. Ogni provincia le farà. Noi le faremo, non sappiamo ancora chi vuole presentarsi”.
Di alleanze proprio non si parla.
“Non ci alleeremo con nessuno, questa è la sicurezza”.
Per l’autofinanziamento si fa da sé. Ci si arrangia con poco.
“Abbiamo una cassa, dove abbiamo messo ognuno qualche soldo. E ci sosteniamo con i nostri soldi. Poi a ottobre faremo una pizzata alla giara, con prezzo fisso 10 euro e 2 euro di autofinanziamento, poi se qualcuno vuole dare di più, bene. Ma di solito siamo noi che sosteniamo la nostra cassa. Viviamo di materiali riciclati oppure andiamo al risparmio. Per esempio il gazebo, lo abbiamo trovato in iper scontatissimo! Poi una sedia presa da uno sgabuzzino, un tavolo che un signore ci ha regalato, i volantini li paghiamo di tasca nostra, eccetera”.
Pochi soldi e tante idee: qualcosa intanto si sta muovendo.
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