Atac è come una bella signora che per anni e anni non si è curata, non si è tagliata le unghie, non s'è tagliata i capelli, non s'è tagliata i peli sulle gambe, non s'è lavata e men che meno truccata. Non servono grandi spese per acquistare abiti firmati o interventi di plastica facciale per far tornare questo essere raccapricciante almeno normale. Basta tagliare le unghie, pulire le ascelle, radere i peli e sistemare i capelli. Costo? Zero. Una bella doccia, un goccio di crema idratante e via: un'altra persona.
Con Atac è uguale. Ovviamente servono grandi investimenti (ora difficili da immaginare), ma una grande discontinuità si può segnare con interventi a costo zero oltre che con interventi che, addirittura, consentono grossi incassi che oggi vengono lasciati nelle tasche di chi maltratta l'azienda. Con gli interventi che gli consigliamo il nuovo boss di Atac, Marco Rettighieri, che dovrebbe essere nominato oggi dopo settimane e settimane perse a fare un bando fake scritto apposta per lui potrebbe portare nelle casse dell'azienda oltre 150milioni all'anno spendendo praticamente zero. Anche lui farà finta di niente?
1. evasioneSi parla di 120milioni. Guarda caso la stessa cifra che serve per mettere in paro il bilancio annuale dell'azienda. Cosa fare? Salita solo da davanti sugli autobus (bloccando una delle tre porte) come si fa in tutta Europa con il conducente che controlla. Controlli più serrati ai tornelli della metro e vidimazione anche in uscita sul modello di Milano. E i soldi arrivano. Ma tanti.
2. preferenziali
Due interventi: proteggere quelle esistenti con cordoli e farne di nuove. Tante di nuove. Togliendo file di auto in sosta e progettando, costa pochissimo, nuovi corridoi di mobilità. I mezzi pubblici finalmente aumenteranno la loro velocità e puntualità, diventeranno competitivi rispetto all'auto ma soprattutto verranno abbattuti i costi di manutenzione: un mezzo che fa continuamente stop&go nel traffico congestionato è un mezzo che costa enormemente di più in termini di carburante e manutenzione. Le preferenziali possono diventare uno strumento per guadagnare molto di più. Contestualmente occorrerà liberare le fermate, oggi utilizzate a mo' di parcheggio. Non deve più capitare e la cosa deve essere oggetto di multe più severe di quelle attuali.Inutile aggiungere, infine, che le preferenziali devono essere controllate da telecamere oltre che dotate di un arredo urbano a protezione.
3. dirigenti
E' necessario un grande intervento. Radicale e profondo. Rettighieri può tranquillamente chiedere consiglio all'ex assessore Stefano Esposito. Non c'è altro da aggiungere.
Sistemare il mondo di mezzo dei dirigenti Atac 'rischia' di sistemare anche mille altre schifezze che uccidono l'azienda. Dai fornitori alla gestione folle del personale.
4. depositi
Fondamentale una azione seria sui depositi: autobus e treni imbrattati ogni giorno fanno subito immaginare Atac come una azienda che non merita rispetto. Un danno di immagine che non è accettabile: occorre smetterla di umiliare chi a Roma si serve del mezzo pubblico.
5. strisce blu
La situazione a Roma è assurda: ci sono centinaia di strade in pieno centro o in zone collegatissime che hanno le strisce bianche. Non esiste città al mondo in cui questo accade. Tra l'altro il tutto è contrario all'approvato PGTU che attende di essere applicato. L'aumento massiccio delle strisce blu e l'eliminazione degli abbonamenti (giudicati eliminabili dal TAR recentemente) porterebbe nelle casse di Atac molto denaro in più e consiglierebbe molte persone a passare dall'auto al mezzo pubblico esattamente come accade in tutte le città occidentali, anche in quelle di dotate di un'offerta di trasporto pubblico locale perfino inferiore di Roma...
Statene pur certi: questi temi faranno una grande fatica ad entrare nella campagna elettorale. Non sia mai che poi perdi il voto dei farabutti che, a decine di migliaia ogni giorno, utilizzano i mezzi pubblici senza pagare...
Altri spunti, altrettanto importanti, sono contenuti in un nostro articolo simile risalente a un annetto e mezzo fa. Qui.Il nuovo direttore generale di Atac, attorno al quale sono stati disegnati di fatto super poteri per salvare l'azienda, affonderà la lama dove è facile affondarla oppure terrà l'azienda a bagno maria magari con l'obbiettivo di regalarla a Ferrovie dello Stato SPA o a qualche altra società?