Essere hipster oggi (foto dalla rete)
Miei cari,
oggi, giusto per iniziare il lunedì col piede giusto (e un po’ cazzaro, che non guasta mai), mi sono lasciata ispirare da questo post del buon Umbertovski per proporvi i miei cinque tizi da non frequentare mai, tutti ovviamente scovati dopo attente ricerche di mercato (leggi: esperienze personali). Chiaramente non generalizziamo, sappiamo tutti che in queste categorie qualcuno di decente c’è ancora rimasto (qualcuno).
1. La wannabe rockstar. Tipo estremamente interessante, egli ha un gruppetto di paese, con cui si esibisce al massimo nelle sagre della Porchetta, eppure si ritiene un’arrivata rockstar. Non importa che sia hipster, che sia metallaro o si creda la risposta partenopea a Julian Casablancas, il problema è che questo tipo è troppo preso e compreso da se stesso per pensare di instaurare una relazione anche un minimo normale con un’altra persona, fermo restando che terrà sempre più alla sua collezione di dvd dei Beatles che a voi.
2. Il letterato. Da quando la cultura è tornata di moda, nonostante non ci si riesca più a tirare su un soldo, i letterati sono tornati in mezzo a noi, agguerriti come non mai. Siano essi studenti fuoricorso di filosofia, wannabe critici di qualcosa, insegnanti o giornalisti, li si riconosce dalla giacca a costine in velluto con toppe sui gomiti, giornale sotto al braccio (“Manifesto” se di sinistra “Corsera” se di destra) e dall’allure un po’ stazzonata, che si spera sia finta e non sia frutto di maldestri tentativi di doccia. Borioso e pure palloso, genera spesso la morte neuronale dopo i primi dieci minuti di conversazione. E comunque, sia chiaro, in confronto a lui Pirandello non era nessuno.
3. Lo scenziato pazzo. Pericolosi al pari degli uomini di lettere sono gli uomini di scienza. Matematici, fisici (tranne mio cugino Adriano), astrofisici (no quelli che leggono i tarocchi), ingegneri e chi più ne ha più ne metta. Costoro si credono spesso depositari della scienza infusa e bistrattano chiunque non capisca di integrali, funzioni o assurdità informatiche. Molte volte tendono a perdersi in discorsi un po’ nerd per cui vengono compresi soltanto dai loro simili. Da non frequentare mai se si frequentano facoltà umanistiche.
4. Il fattone. Chiariamo: adoro i fattoni e come amici sono simpatici ma come frequentanti lasciano assolutamente a desiderare. Il punto è che potrebbero dimenticarsi di un appuntamento con voi perché si stanno facendo una canna o peggio, barattarvi proprio con un grammo di mariagiovanna (ma sono solo i casi più estremi). Quindi ok amicizia, no altre cose.
5. L’appassionato di GDR. Laddove GDR sta per GIOCHI DI RUOLO. Fuggite, care fanciulle, da questa categoria dell’animo umano! Persi tra orchetti, obgoblin e vampirelli, costoro sono in grado di parlare di nerdate a oltranza, spesso senza farvi neppure fiatare. E guai se ignorate i capisaldi del genere: Magic l’Adunanza, D&D, Vampiri la Masquerade… questi nomi non vi dicono niente? Allora tra voi e l’appassionato di GDR non potrà mai esserci storia ma credetemi, molto meglio così, a meno che non vogliate rischiare di passare le nottate addormentate a un tavolino di Advanced D&D.
Che ne dite? Avete qualcosa da aggiungere?