50 sfumature di grigio: amore malato

Creato il 24 febbraio 2015 da Stefanodg

Erotico? Beh non diciamo fesserie, indubbiamente delle scene più “Hot” sono presenti ma niente di così forte, anzi direi che in alcuni film, che non hanno suscitato così tante reazioni di protesta come The Dreamers, fanno vedere più parti anatomiche umane; quindi tanto scalpore per nulla affermerei.

Mi sono recato al cinema senza aspettarmi chissà che cosa, anzi le mie attese erano veramente basse: tantissima pubblicità da parte dei media, una serie di libri di grandissimo successo internazionale ( di cui non ho letto e quindi non posso notare le differenze), un tema: Il sesso; in parole povere un prodotto nato per il grande pubblico, un film nato solo per il fatto che tutti i produttori sapevano, fin dal suo sviluppo, che tale soggetto avrebbe sbancato i box-office, quindi perché spendere tempo per fare un qualcosa di decente? In una piccola porzione mi sono dovuto ricredere: non è un filmaccio ma un semplice filmetto.

Il girato e la regia e le scelte musicali non sono male ma la sceneggiatura è da mettersi le mani nei capelli: è di una banalità mostruosa, per non parlare delle scontatissime battute pronunciate da Christian Grey ( personaggio stereotipato), che creano nello spettatore un effetto comico. Mah, soprattutto nei primi 20 minuti le battute del copione sono orripilanti.

Una grandissima pecca nello svolgimento delle vicende è che non c’è mai un momento di tensione, un qualcosa di imprevisto, ma lo spettatore sa già come andrà la vicenda, sa già tutto sui personaggi già prima del film… è questo non è bene.

50 sfumature di grigio inizia con l’incontro, a causa di un intervista, tra un famoso e ricco industriale nel settore delle telecomunicazioni, il Signor Grey( Jamie Dorman) e una giovane studentessa di letteratura inglese Anastasia Steele (Dakota Johnson).Questo avvenimento sconvolgerà le loro vite da due prospettive differenti: lui incomincerà a percepire dei sentimenti nuovi, ovvero l’amore, mentre lei incontrerà attraverso il signor. Grey il sesso puro e carnale.

Tutta l’opera gira intorno a questi due personaggi totalmente differenti l’uno dall’altro:

Christian Grey: E’ un maniaco del controllo, abituato a possedere tutto ciò che desidera, a vedere tutto ciò che lo circonda come puro oggetto del piacere. Nella società è un uomo importante, prestigioso ma nasconde dentro di sé un segreto che attraverso dei contratti, imposti alle sue “amanti”, si assicuri che resti tale. Nella sua dimora c’è una stanza rossa, chiamata da lui << La stanza dei giochi>>, qui dà libero sfogo a tutte le sue pulsioni sessuali, pulsioni perverse; adora seviziare le donne, non le tocca ma preferisce mantenere le distanza, eccitandole attraverso dei congegni, fino ad arrivarle a torturarle, nel vero senso della parola. Da come ho visto, in lui esistono quasi due personalità; una pervertita ed una romantica, che per paura di soffrire le pene d’amor cerca di nasconderla. E’ il personaggio tra i due più fragile, poiché a tratti sembra quasi che è lui a comandare lei

Anastasia Steele: è un giovane ragazza che non sa nulla del sesso, anzi è vergine. E’ timida, impaurita, impacciata davanti al mondo. Per un caso fortuito va ad intervistare quel grosso magnate delle telecomunicazione e qui scoccherà, da entrambi le parti, l’amore. Lui la condurrà nel suo mondo malato, le si farà condurre a causa del suo amore per Christian e per la sua grande ingenuità. Lei si farà seviziare ma fino ad un certo punto, quando lui esagererà, lei prenderà le sue precauzioni.

Il film parla di un rapporto d’amore malato, di un rapporto basato su “giochi erotici”, dove uno è il capo e l’altro/a è il sottomesso. Lui-lei deve fare tutto ciò che vuole, deve essere lo schiavo dell’altro e fare tutto ciò che il “padrone” desidera.

Una parola la voglio spendere: quest’opera cinematografica non danneggia le donne, non le rende inferiori agli uomini, come ho sentito blaterare più e più volte sul web; basti pensare che durante la storia lui afferma di essere stato un sottomesso di un’amica di sua madre e poi il libro l’ha scritto una donna.

Se volete guardarlo, fate pure. Io né lo consiglio né lo sconsiglio, posso soltanto dirvi che è una storiella che sa di poco, niente di più, niente di meno.

Ah! Dimenticavo… La storia continua!

di S.D.G.



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