Domenica scorsa, il 15 dicembre, Lisbona ha festeggiato i 500 anni del Bairro Alto.
Da leggenda, era il 15 dicembre del 1553 quando i Gesuiti decisero di porre la prima pietra e di far nascere, così, un luogo simbolo di Lisbona. Da allora, il quartiere ha subito una parabola continua di avvenimenti che però non hanno mutato la sua anima: oggi, come allora, è un misto equilibrato tra eleganza e decadenza, e passeggiare tra le ruas del Bairro perdendocisi più essere un modo per vedere alcune perle della capitale portoghese. Senz’altro per conoscerne le case caratteristiche, le azulejos, i bar diroccati, e la notte la vita notturna della città (merito anche dell’Erasmus Corner, diciamolo).
Dal Cinquecento ad oggi, il Bairro Alto è stato alternativamente quartiere gesuita, sede delle case dell’aristocrazia lisbonense, zona malfamata a luci rosse, posto bohemienne in bilico tra intellettuali e criminali e, infine, luogo di ritrovo serale e notturno della gioventù locale e di tutto il mondo. Turistico, caotico, cosmopolita e anche poliglotta – tant’è che i portoghesi, che non sono conosciuti esattamente come festaioli come i loro dirimpettai spagnoli, dicono spesso che ne avrebbero fatto volentieri a meno. Ma ormai.
Domenica scorsa, per l’appunto, il Bairro Alto ha festeggiato i suoi primi cinquecento anni e, per l’occasione, ha allestito una tavolata di bolos reis e di dolci di Natale, casse per far ascoltare la musica fado di un cantante locale – musica a cui i portoghesi sono affezionatissimi e orgogliosissimi -, palloncini con il numero 500, un mercatino natalizio nella piazzetta accanto al Bairro Alto dove c’era animazione per i bambini, cioccolata calda, dolci, thè. In Praça do Comercio, lo stesso giorno alle ore 18 del pomeriggio ha avuto inizio il Circo de Luz, uno spettacolo di animazione che usa lo sfondo dell’Arco da Rua Augusta e che c’è tutti i giorni fino a Natale, ogni ora dalle 18 alle 22. E che è decisamente uno spettacolo da non perdersi.