Sul suo sito ufficiale ha scritto:“Per i miei 500 gol in serie A, ringrazio tutti per i complimenti ma soprattutto le mie compagne per quei 500 meravigliosi assist.” Umiltà e semplicità sono le caratteristiche che contraddistinguono Patrizia Panico.
Con la rete messa a segno sabato contro il Pordenone, Patrizia raggiunge la quota di 500 gol in carriera. Il calcio le scorre nelle vene sin da piccola, infatti, all’età di 13 anni entra nelle giovanili del Borussia, una piccola squadra della periferia romana. Qui capisce che la sua vocazione è il gol e dimostra di avere i numeri giusti per diventare un attaccante di razza.
A 19 anni fa il suo esordio in serie A con la maglia della sua Lazio, ma non trova spazio per crescere e accetta di trasferirsi al Torino. In granata arriva la sua consacrazione: nella stagione ’95-’96 realizza 32 reti in campionato con conseguente convocazione in Nazionale. Il talento romano non si smentisce mai: nell’aprile del ’96 esordisce in azzurro nella sfida contro il Portogallo e dopo soli 5 minuti di partita segna il primo dei 96 gol con la Nazionale maggiore. Nel 1997 corona un sogno: giocare con il suo idolo di sempre, Carolina Morace, con la quale vince uno scudetto e una SuperCoppa nelle file del Modena.
Nel ’99 partecipa alla fase finale dei Mondiali negli USA con l’Italia che si ferma al primo turno, ma lascia lo stesso il suo segno segnando 2 delle 3 reti azzurre nella manifestazione iridata.
Nel suo palmares si contano 8 scudetti, 5 coppa Italia, 6 Supercoppa italiana, 11 volte capocannoniere della serie A e 1 volta capocannoniere della Champions League, raggiungendo le semifinali con il Bardolino Verona.
Dai gol in Serie B col Valmontone a Lazio, Torino, Modena, Milan, Bardolino e Torres: chapeau, per tutto, per una ragazza che tutto il mondo del calcio europeo ci invidia.
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foto Gianfranco Carta
OA | Michele Pompilio