51 – ODP ep.3 Ai fornelli

Da Winston Smith @diariodiwinston

A-AT-TENZIO-ZIO-ZIONE: Po-potreb-be-bero di-dirvi che so-so-sono u-u-un ba-ba-balbu-bu-buziente inco-co-concludente, ma qu-questo no-no- non è

Lo sapevate che tutto nacque dietro i fornelli di un ristorante?

Come saprete in questi giorni vi è un gran parlare delle nuove  ps4 e x-box one, ma sono in pochi a conoscere la storia del creatore della prima piattaforma. Fortunatamente per voi questa storia è legata a un modo di dire, e posso quindi parlarvene nella rubrica del Winston’s diary dedicata alla cultura: Origine delle parole.

Ecco a voi il

Capitolo 3: Ai fornelli

 (clicca qui per l’episodio zero)

Video Joe era il gestore di un famosissimo ristorante del Giappone e la sua cucina era apprezzata in tutto il mondo. Ciò che lo rese famoso era la sua abitudine di filmarsi con la sua videocamera mentre domandava personalmente ai clienti pareri sul cibo mangiato. Di sera si ritirava nel suo studio e riguardava simultaneamente i filmati fatti ai clienti e trovava così ispirazione per modifiche ai suoi piatti o per nuove ricette.

Tutte queste apparecchiature portavano spese che durante la prima crisi economica si fecero sentire anche nel famoso ristorante di Joe che fu costretto a licenziare l’intero staff per assumerne uno più economico.

I nuovi cuochi venivano dall’ovest ed erano esperti di cucina messicana.

Gli affari ricominciarono a girare e Joe riprese la vita di sempre, questa volta però il lavoro notturno si rivelò molto utile per testare il nuovo staff; osservando le recensioni dei clienti notte dopo notte, Joe capì che la nuova cucina piaceva molto, ma sempre più persone facevano riferimento a un problema: il ristorante aveva un cattivo odore, lo avevano i camerieri e cominciavano ad averlo anche i cibi.

Fu così che scoprì che i nuovi cuochi erano affetti da aerofagia, e il cattivo odore che emanavano era effettivamente disgustoso.

Più passava il tempo più il ristorante veniva associato alla puzza dei cuochi.

Una sera, quando in un video un cliente fece una battuta esplicita sul meteorismo di cui soffrivano nel ristorante, Joe prese una decisione importante e con i suoi risparmi fece ristrutturare l’intero ristorante.

Dopo un mese il locale riaprì di nuovo al pubblico: l’intero soffitto era stato sostituito da una cappa gigante, ma visto che Joe amava risolvere bene i problemi, ideò un sistema di carrucole controllate da quello che poi fu considerato il primo joypad, e a queste carrucole agganciò degli uncini: in questo modo poteva tenere i suoi cuochi per la cintura e muoverli personalmente dal proprio studio.

Con l’orifizio rivolto al soffitto e la cappa aspirante, il problema sembrava risolto.

Tuttavia quel sistema non era molto efficiente: attaccate agli uncini infatti, le cinture dei dipendenti si rompevano nel giro di una settimana.

Joe provò a contattare Pikachu, il famoso costruttore di cinture, per farsene fabbricare di più resistenti ma a quanto pare questi era occupato altrove.

Non avendo più soldi per migliorare il sistema di carrucole, Joe non ebbe altra scelta se non costringere i suoi cuochi a inserire l’uncino nel… beh avete capito!

Questo sistema risolse completamente il problema del cattivo odore e, nel giro di qualche mese, gli affari salirono alle stelle e il lavoro aumentò così tanto che Joe fu costretto ad assumere personale che controllasse i nuovi cuochi dal suo studio.

Per questi dipendenti era una novità poter controllare con le proprie mani dei cuochi, e Video Joe pensò di farsi brevettare il prodotto alterando leggermente il proprio nome e cognome.

Fu così che nacque il termine Videgioco, ma soprattutto fu così che nacque il termine culinaria.

Inoltre c’è una morale che possiamo apprendere da questa storia: la paga dei cuochi è una presa per i fondelli!

Al prossimo episodio!