Pubblicato da fabrizio centofanti su novembre 10, 2011
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E quello che successe quando la Parola di Dio fu all’ordine del giorno?
Non esiste una copia originale del vangelo (Gesù non scrisse nulla) e abbiamo smarrito anche i primi documenti.
Poi, tra mondo protestante e mondo cattolico, non si sa chi ne abbia combinate di più grosse.
Il primo schema era quello dei conservatori, che misero tutti i puntini sulle i.
Allo stesso modo, non c’è uniformità tra le Chiese primitive; così, se si volesse definire il cristianesimo con una formula unitaria che ne mettesse insieme le esperienze, si arriverebbe a una resa senza condizioni.
Volete i nomi? Vi ricordano qualcosa Michele Serveto e Giordano Bruno?
Si appellarono al mio consenso precedente, ma era noto che intendevo far discutere gli schemi predisposti, dai quali si poteva dissentire, io per primo.
Se cercassimo due manoscritti con lo stesso testo, cercheremmo invano per i secoli dei secoli. Ma i pochi preti che lo dicono vengono bollati di eresia o di modernismo.
Che poi, se passassimo in rassegna le tesi degli eretici, vi troveremmo dati confermati più tardi dalla scienza. Hai presente De l’universo infinito et mondi? Quanta legna sprecata!
Fu lì che si accesero gli animi e volarono gli insulti: falsi e bugiardi! Uno spettacolo poco edificante, a conferma che una linea unica lascia fuori almeno la metà delle opinioni.
Sì, il prete che si azzarda a sostenere che le parabole subiscono una trasformazione da una comunità meno ottimista del messia di Nazaret, rischia il linciaggio morale e a volte quello fisico.
Michele Serveto aveva il torto di discendere da ebrei, perseguitati dappertutto in quanto deicidi o per altre ragioni meno nobili.
Si fa presto a prendere il papa come mentore; in nome dell’autorità si consumano i delitti più orrendi, la storia, in certi casi, non insegna nulla.
Insomma, una giungla, che ha il difetto di essere caotica, ma è notoriamente il deposito delle ricchezze naturali più preziose, la farmacia a cielo aperto di quasi tutti i mali, la casa accogliente della più grande quantità di esseri viventi che si possa concentrare sulla terra.
Le sue idee originali sulla Trinità disturbavano tutti, ma ci pensarono i calvinisti a eliminarlo.
Da parte mia, credevo fosse giunto il momento di restituire ai cattolici la Bibbia, di cui avevano proibito la lettura per evitare complicità coi luterani.
Nella giungla si trova di tutto: dai pipistrelli ai colibrì, dai rettili agli anfibi: devi fare attenzione a dove metti i piedi, perché potrebbe sbucare un pappagallo, ma anche la mandibola fatale del giaguaro.
Non è facile comporre opere che non piacciono a nessuno, soprattutto se il mancato gradimento ti porta dritto al palo circondato da fascine che vengono condotte a combustione rapida o lenta, con effetti differenti.
I progressisti reagirono, dando prova di coraggio e soprattutto di sana indipendenza intellettuale.
Anche la Bibbia è fatta a strati: ci trovi il suolo della parola originaria, logorato tra piogge e inondazioni, gli arbusti della parola tramandata di bocca in bocca, ricevuta da orecchi attenti e meno attenti, i tronchi dei primi manoscritti, distinti per misura e robustezza, le foglie intricate delle copie, delle varianti infinite di un brano, di una frase, fino al segno più insignificante.
Alla fine, le tigri lo sbranarono, le aquile gli strapparono gli occhi dalle orbite, il gorilla gli fracassò le costole, i serpenti lo morsero e il fuoco lo ridusse in cenere.
Ritirai lo schema, i progressisti esultarono, i conservatori piansero, ma stavano già preparando la vendetta, accatastavano legna per le menti libere che ancora non erano apparse sulla piazza della storia, ma già sentivano puzza di bruciato.