59 o 161 e le misure non tornano. O come andò Librinnovando

Da Dreamerjuls @juls_thedreamer
Arrivare in tempo per prendere un treno e non riuscire a salire perché è troppo pieno.
Mi sembra la metafora della vita di oggi. A voi no? Della mia almeno.
Ma non sono queste le misure che non tornano. È che ho passato la giornata cercando di far quadrare misure di pagine di pdf e c'è stato sempre quel qualcosa in altezza o larghezza che non tornava, acciderbolina!
Ci sono quelle giornate così, in cui c'è sempre un intoppo. Tipo, "arrivo a casa mezz'ora prima" e il treno è pieno e non riesci a salire, "lavoro da Vercelli a Milano" e il treno è ... pieno. E stai in piedi.
Days like these insomma. Niente di eccitante da raccontare, però. A parte che dopo venerdì, dopo LibrInnovando, io sono proiettata verso altri lidi, oggi ho fatto un sacco di fatica a non arrivare in ufficio e dichiarare "ok ora dieci minuti di confronto serrato su questi fantastici temi!".
Per altro non avrei altri che i miei colleghi per confrontarmi su queste cose. Ma sono discorsi riservati alle pause pranzo, I fear. Come posso pretendere che tutto si fermi per ascoltare la sottoscritta? E nel contempo come faccio a spiegare ai miei amici che forse il futuro dei libri per bambini è davvero nelle app interattive?
Ma veniamo a Librinnovando
Va premesso che non ero mai stata ad un evento interamente dedicato all'editoria digitale. E potrete ben capire, essendo quello l'argomento della mia fu prima tesi ("fu" perché il contratto del mio relatore non fu rinnovato e la sottoscritta ha cambiato metà) l'entusiasmo non era poco. È bastato lo schermo-tweet wall per andare in estasi. E il fatto che un po' il filone della giornata è stato quello, saggio, che appoggio da tempo. Ovvero "ok amiamo tanto il libro di carta tradizionale e la comunicazione tramite giornali, ma solo per questo non dobbiamo scoprire e provare quello che i offre il futuro? Vediamo, prima di gridare al demonio o arroccarsi su posizioni a un estremo o all'altro. Vediamo quel che si può realizzare.
La giornata ha coperto molt argomenti a me molto cari: social reading, ebook 3 o app, l'uso dei social media nella comunicazione, quello che si sta facendo e si potrebbe fare, il ruolo dei blogger come fari nell'oceano delle migliaia di nuove uscite che ci sommergono ogni anno, il ruolo dell'autore, che in Italia cambia MOLTO più lentamente, il self-publishing (gioie e dolori!) e molto molto altro. Non credo di riuscire a riassumere tutto, soprattutto visto che sto completando questo post a distanza di due mesi, ma credo anche che la sintesi migliore sia... Andateci, a questi eventi. Anche se pensate che il digitale sia un abominio, è nel nostro futuro. E per quanto possiamo saperne, non sarà mai come sentire le esperienze diverse degli operatori del settore.
A esempio, sapevate che i bambini imparano la favola dei tre porcellini con una app interattiva? Meglio mamma che legge e fa le voci? Ovvio! Però volete mettere rispetto a un cartone animato?
E soprattutto... Secondo voi che se ne faranno i bambini di oggi, una volta cresciuti, dei libri cartacei?
L'idea di perdere la carta mi fa impazzire, ma non per questo devo fare il gioco delle tre scimiette...
Let's think about it!
La canzone del giorno... "Don't stop believin'".
Ebbene sì, sono una patita di Glee. Una stagista pendolare deve pur sorridere una volta a settimana!


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