596° Palio del drappo verde di Verona

Creato il 28 febbraio 2013 da Dismappa

Posted on feb 28, 2013

 596°  Palio del drappo verde di Verona

17 MARZO 2013  ore 9.45
VERONA – PIAZZA ARSENALE

Campionato Prov. CSI di Verona di 10.000 mt
Podistica Competitiva Promozionale CSI
10.000 metri nel Centro Storico di Verona
Partenza ore 9.45 in Via Arsenale a Verona – Tempo max 1h dal 1° arrivato assoluto
3^ prova del circuito“Verona con la Corsa”2013

Regolamento del Palio e modalità di partecipazione

Percorso del Palio del Drappo verde 2013

Palio del drappo verde

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Il palio del drappo verde, conosciuto anche come palio di Verona, è un palio che si svolge a Verona. Istituito circa 800 anni fa, nel 1208, rappresenta la corsa organizzata più antica del mondo.[1] Nel 1796, per via dell’inizio della dominazione francese, vi fu l’ultimo palio, sino alla ripresa nel 2008 in occasione dei festeggiamenti per l’anniversario dagli 800 anni dalla sua nascita, e che rappresenta la 591a edizione.

Inizialmente non si trattava di una manifestazione sportiva nel senso moderno del termine, ma piuttosto di un evento che coinvolgeva tutta la popolazione. Si tenevano due gare di velocità: il palio dei cavalli e quello dei corridori. Il drappo verde, di 12 metri, che dà il nome alla corsa, era il premio riservato al vincitore tra i corridori a piedi, i quali inizialmente correvano nudi, mentre il drappo rosso (scarlatto) di 12 metri, era il trofeo per il miglior cavaliere.[2]

Caratteri generali

Il regolamento di gara, nonostante le modifiche agli statuti cittadini, ai quali esso era vincolato, ha sempre previsto un premio non solo per il vincitore, ma anche per l’ultimo arrivato: l’ultimo cavaliere riceveva una coscia di maiale, mentre l’ultimo corridore una gallina. Essi erano costretti da regolamento a girare per la città facendo mostra del “premio”. Ed il cavaliere perdente doveva attraversare la città con la coscia di maiale appesa al collo del cavallo, è chiunque poteva tagliarne un pezzo e portarsela a casa.

Durante le dominazione viscontea le corse aumentarono a tre: si aggiunse la corsa a piedi delle donne, per la quale il nuovo statuto recitava: Correranno donne oneste, anche se ce ne fosse una sola, se invece non ci sarà alcuna donna onesta che corra, allora in sostituzione verranno accettate anche le prostitute.[3]

Sotto la dominazione veneziana, lo statuto cittadino fu infine nuovamente modificato, in una forma che si mantenne inalterata fino alla caduta della repubblica. In questa versione alle tre corse ne venne aggiunta un’altra, il palio degli asini, con un drappo bianco per il vincitore.

Il popolare palio veronese non veniva indetto solo in caso di guerre guerre, calamità naturali e pestilenze, e solo l’arrivo dei francesi nel 1796 causò la fine della corsa. Successivamente vi fu una riedizione della celebre corsa il 26 marzo 1816, per festeggiare l’arrivo dell’imperatore austriaco Francesco II.[4]

Percorso

Il palio venne istituito nel 1208 per festeggiare una vittoria del Comune contro Azzo VI d’Este e i Sambonifacio, antica famiglia guelfa veronese, ed è conosciuto anche il percorso, che poteva comunque subire piccole variazioni.[2] Solitamente esso si svolgeva su un circuito che variava dai 7 km ai 10 km, e toccava i più importanti punti della città: tra questi la chiesa di Santa Anastasia, l’Arena, la Porta del Palio (costruita da Michele Sanmicheli nel Cinquecento e da cui prese il nome), l’Arco dei Gavi, la chiesa di San FermoPiazza della Erbe

Il tracciato prendeva il via dal sobborgo di Tomba, e più tardi da quello di Santa Lucia, e si snodava lungo le mura di Verona e per la spianata a sud della città. Il tracciato rientrava in città sotto l’Arco dei Gavi (successivamente dalla porta del Palio), percorrendo il Corso Vecchio fino alla piazza dove successivamente fu costruita la chiesa di Santa Anastasia, dove era posizionato l’arrivo del palio. Il percorso del palio a cavallo si snodava sullo stesso tracciato ed era della medesima lunghezza di quello a piedi.

Il “nuovo” palio, la cui edizione è ripresa nel 2008, si rifa a quello originale, e segue un circuito cittadino di una lunghezza di 10 km.

Il palio nella Divina Commedia

Dante Alighieri trovò a Verona il primo suo rifugio sicuro dopo l’esilio da Firenze. Durante il soggiorno nella città ebbe evidentemente modo di conoscere gli usi e costumi locali, compreso il palio, che ha poi citato nella sua opera maggiore, la Divina Commedia:

« Poi si rivolse, e parve di coloro
che corrono a Verona il drappo verde
per la campagna; e parve di costoro
quelli che vince, non colui che perde. »

(Dante AlighieriInfernoCanto XV, vv. 121-124)

Note

  1. ^ Articolo di domenica 3 febbraio 2008 de L’Arena. p. 12
  2. ^ a b AA.VV. Il carnevale e le sue maschere. Cinque secoli di folclore e divertimento veronese. Verona, Athesis, 2003. p.4
  3. ^ Tratto da epodismo.com URL consultato il 21-03-2008.
  4. ^ Tratto da ecodellavalanga.it URL consultato il 25-03-2008

Bibliografia

  • A. Pighi, La corsa del palio in Verona, Verona, Archivio Storico Veronese, 1883. vol. XVIII, p. 105.
  • G. Sancassani, Documenti per la storia del Palio di Verona, Verona, Nova Historia, 1956.
  • L. Gaiter, Il Pallio di Verona, Archivio Veneto, 1879. vol. XVII, par. I, p. 145.
  • M. Zampieri, Il palio, il porco e il gallo. La corsa e il rito del “drappo verde” tra Duecento e Settecento, Verona, Cierre edizioni, 2008. p. 220.

596^ edizione del PALIO DEL DRAPPO VERDE DI VERONA” “40^ SGAMBADA DE SAN GIUSEPPE”.

Creato il 25 febbraio 2013 da Corrintoscana

Sabato 23 Febbraio alle ore 10.00 si è tenuta la conferenza di presentazione della 596^ edizione della corsa podistica “il Palio del Drappo Verde di Verona”, la corsa podistica più longeva e più vecchia del mondo, ripristinata dal gruppo GSD Mombocar nel 2008. Nel 2017 verranno accese le seicento candeline e gli organizzatori stanno già pensando ai particolari per celebrare in gran stile questo evento.

Questa corsa non è passata inosservata neanche ai tempi di Dante Alighieri che la descrive nel canto quindicesimo dell’Inferno:

Poi si rivolse, e parve di coloro
che corrono a Verona il drappo verde
per la campagna; e parve di costoro,
quegli che vince, non colui che perde.

La corsa ha cambiato chiaramente aspetto da allora e si è rinnovata anche nei premi, mantenendo però la simpatica usanza di regalare un gallo all’ultimo arrivato maschile.

La presentazione pubblica ha avuto luogo presso la Sala conferenze della sede centrale della Cooperativa Cantina Valpantena a Quinto.

Ha aperto la conferenza un bellissimo ed emozionante video realizzato da Franco Lanfredi in collaborazione con Stefano Magnabosco, nel quale sono stati presentati i luoghi più suggestivi che saranno teatro della manifestazione, come il Ponte Scaligero di Castelvecchio che accoglierà sia le partenze che gli arrivi, l’ex Arsenale di Verona all’interno del quale saranno ospitati i vari servizi dell’evento e alcune delle iniziative che animeranno la città di Verona nel giorno del Palio.

Sotto l’attenta regia del moderatore Fabio Rossi, ha preso la parola l’Assessore allo Sport di Verona Marco Giorlo che ha ringraziato il movimento sportivo ed in particolare quello podistico di Verona per lo sviluppo e la promozione offerta, ma anche specialmente all’organizzazione del Palio per lo spirito innovativo dimostrato.

Il Presidente del GSD Mombocar Pietro Zonzini ha ringraziato i padroni di casa della Cantina Valpantena per l’ospitalità e tutti i partner dell’evento, a partire dall’Assessorato allo Sport del Comune di Verona, le Associazioni Scaligeri.com e Sipario medievale, gli Enti sportivi CSI, FIASP e UMV che hanno patrocinato questa manifestazione popolare e antica, le Associazioni Onlus che hanno aderito all’iniziativa abbinata alla Sgambada, che quest’anno raggiungerà a sua volta le 40 candeline di compleanno. Non ultimi il Presidente Zonzini ha voluto ringraziare tutti i partner economici  e i soci e collaboratori del GSD Mombocar coinvolti in questa avventura.

Durante la presentazione sono stati consegnati i premi “Drappo d’oro” alla carriera a tre importanti personaggi. La scelta della prestigiosa Giuria, composta dai Presidenti Onorari del GSD Mombocar, Franco Annechini, Luigino Dal Bosco, Tiziano Fittà, Ettore Ghezzer, Ettore Rossi ed Enzo Tubini è stata rivolta quest’anno, alla sua seconda edizione, al giornalista Mario Puliero, al dirigente Dario Bergamini e all’atleta Loris Pimazzoni, con queste motivazioni.

Mario Puliero:

giornalista e direttore dell’emittente locale Telearena, da sempre amico dei podisti veronesi ai quali ha dedicato importanti ed interessanti trasmissioni.

Dario Bergamini:

dalla fine degli anni sessanta sempre presente nello scenario podistico veronese, prima come atleta e poi come dirigente delle società sportive legate al Gaac. L’incontro con Sergio Pennacchioni e Gianni Ghidini ha contribuito a formare uno “squadrone” di atleti fortissimi, che nei primi anni ottanta vinsero a livello nazionale tutto il possibile.

Loris Pimazzoni:

l’atleta dal passo “vellutato”, si è formato nelle gare podistiche UMV. E’ maturato poi  con le società sportive Gaac diventando uno dei più forti atleti del fondo e mezzofondo veronese e non solo.

Ha coronato la sua splendida carriera conquistando il titolo di campione del mondo di maratona a squadre nel 1987, il titolo di campione italiano dei 10.000 mt su pista e di mezza maratona.

Hanno poi preso la parola gli esponenti delle istituzioni sportive, civili e militari, Luigi Turco Presidente della Cantina Valpantena, il Col. Gianluca Ficca in rappresentanza del Comandante dell’85° RAV Verona Col. Francescon, Antonio Soffiati Vice-Presidente regionale del CSI, Piergiorgio Borin Consigliere provinciale del CSI, Gianni Gobbi Presidente dell’Unione Marciatori Veronesi, Marcellino Isoli Presidente del Comitato provinciale di Verona della FIASP, Stefano Stanzial Presidente del Comitato provinciale Fidal di VERONA, Giovanni Pressi a nome del Comitato organizzatore del circuito Verona con la corsa, l’atleta azzurra Sara Valdo che ha partecipato al Campionato del mondo nel 2012 di 24 ore su strada, Giovanni Zamboni Presidente dell’AVIS Comunale di Verona, Fabio Sansoni e Lorenzo Vicentini Presidente e Vice-Presidente dell’Associazione Scaligeri.com e Francesca Bertaso Presidente dell’Associazione Sipario Medievale.

La mattinata è stata conclusa con gli ultimi due interventi.

Il Segretario Scevaroli ha illustrato alcune iniziative collegate al Palio e alla Sgambada, come il Piccolo Palio del 10 marzo, organizzato dallo Sport e dall’Ambiente del Comune di Verona, in collaborazione con molte associazioni, tra cui il Mombocar, e al quale parteciperanno circa 500 alunni delle Scuole Primarie; Scevaroli ha ringraziato inoltre l’AGEC che recentemente ha ospitato la Cronoscalata alla Torre dei Lamberti e che ha studiato una iniziativa promozionale per i partecipanti del Palio con l’ingresso agevolato alla Torre (due ingressi per un ticket).

Il finale molto atteso è stato riservato ad uno dei Direttori gara del Palio. Stefano Magnabosco, per l’illustrazione di tutti i percorsi e dei luoghi meravigliosi che Palio e  Sgambada 2013 potranno riservare ai partecipanti all’insegna del “senza traffico”, con i tracciati disegnati nella quasi totalità nella ZTL del Centro storico di Verona.

Da una quindicina di giorni sono iniziate ufficialmente le iscrizioni al Palio del drappo verde di Verona che rimarranno aperte fino a tutto martedì 12 marzo. Per i dettagli delle quote da versare si rimanda al sito del gruppo Organizzatore www.mombocar.it.  Sono disponibili il fax 045.9251595 e la mail mombocar@tin.it  mentre da mercoledì 13 non sarà più possibile versare quote e presentare iscrizioni.


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