Il mondo della tecnologia ha come peculiarità principale quella di essere sempre in movimento esattamente come un vulcano o un reattore nucleare: non si fa in tempo a digerire una tecnologia che già è in cantiere la versione nuova e più performante. Spesso questo processo è così veloce che se non si sta attenti risulta veramente difficile capirci qualcosa.
A malapena abbiamo capito e ci siamo abituati alla quarta generazione degli standard delle comunicazioni, il famoso 4G o LTE, e già si parla di 5G.
La sigla 5G sta per quinta generazione dello standard per le comunicazioni e ad oggi è poco più di un idea con molte promesse che alimentano le speranze di chi pensava che nel 2015 le infrastrutture presenti sul territorio avrebbero permesso chissà quale velocità di connessione.
Il 5G si baserà sull'esperienza che sta maturando in questi anni con la diffusione, in molti casi molto lenta, dello standard 4G, e punterà non solo ad avere velocità di connessione più elevate (si parla di un range che va dalle 100 alle 1000 volte più veloce del 4G) ma anche a migliorare la qualità della connessione stessa, magari con un numero maggiore di sensori presenti sullo smartphone, in modo da sfruttare la giusta frequenza per ogni tipologia di pacchetto dati da inviare.
La cosa più interessante è che grazie al 5G andremo ad esplorare la banda di frequenza delle onde millimetriche, ad oggi non regolamentata, che non viene ancora utilizzata da alcuna tecnologia di trasmissione.