60 anni di ruggiti e abbracci

Creato il 18 aprile 2011 da Musadinessuno @lamusadinessuno
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La mia mamma oggi compie 60 anni. 60 anni tondi tondi come i miei 30 che mi sono ripromessa di continuare a festeggiare finché non saranno le 23.59 del 3 settembre 2011. Lei odia i compleanni, li odia ancora di più da quando nonna se n'è andata: c'è stato un periodo, infatti, in cui i compleanni si festeggiavano perché io, prima, e mia cugina, poi, eravamo piccole. Poi lei e io siamo diventate grandi, ma nel frattempo c'era nonna che era diventata vecchietta, e visto che lei alle feste ci ha sempre tenuto, abbiamo continuato a festeggiare tutti i compleanni. Allora torta, vino, e auguri anche il 18 aprile. E regali, il più delle volte accompagnati dal suo broncio: "Anche quest'anno avete speso i soldi a cazzo". Quanto è orsa questa donna, che odia far vedere i propri sentimenti.
Ma qui comando io e la festa alla mia mamma gliela faccio come voglio io. Ricordandole che siamo sempre state solo io e lei, che siamo state amate, anche se ci hanno perse. Non ci hanno volute, o semplicemente sono stati troppo deboli per trattenerci a sé, ma fatto sta che siamo rimaste sole io e lei. E lei ha fatto un gran lavoro. C'erano i miei nonni, ma se lei non si fosse alzata da terra quando era il momento, chi me li avrebbe scritti i messaggini per farmeli trovare in valigia la sera quando tornavo a Pisa per un'altra settimana di lezioni? Chi me l'avrebbe insegnata la passione per il trucco, l'amore per i vestiti di seta, le belle parole, la musica di Mina e quella di Massimo Ranieri? 
Da te ho preso il timbro di voce, le brutte gambe, il modo caparbio di sostenere le mie convinzioni, il prurito alle mani davanti alle ingiustizie, l'occhio miope, ma pronto a cogliere gli errori ortografici. Mi considero la tua versione 2.0, ma è troppo complicato spiegarti perché dal mio punto di vista un termine informatico è un complimento, e allora me lo tengo per me. Tanto tu lo sai quello che c'è da sapere. Hai sempre saputo che quei soldi per farmi studiare erano spesi bene, anche se erano tanti.Non hai mai temuto la fatica. A volte i sentimenti sì, li hai temuti, ma non sarò certo io a biasimarti, dopo tutto. Verrà il giorno in cui avrò abbastanza soldi da portarti in vacanza sui castelli della Loira, come mi hai sempre promesso. Arriva il momento in cui le parti si devono invertire, nella vita, e allora lascia che sia io a farteli, i regali, adesso. Non me lo impedire. Siamo e saremo sempre e solo noi due, in fondo. 
E insomma, auguri mamma.
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