Intervista a Cristina Pesavento artista appassionata di pirografia:
D- Cos'è per te l'Arte?
L’arte è universale, parte dell’anima che si trasforma in sensazioni captabili con uno qualsiasi dei cinque sensi. E’ qualcosa di profondo, che si manifesta in un'espressione di sublime sentimento quando viene espressa: si trova quindi in ognuno di noi, basta saperla trovare e riconoscere.
D- Che stili e movimenti artistici ti hanno più influenzato nel tuo percorso evolutivo?
Sicuramente il mio studio artistico-liceale ha potuto farmi crescere e migliorare, apprendendo nei miei primi anni diversi stili come il puntinismo, l’arte figurativa, oltre a diverse tecniche di composizione pittorica e non, che mi hanno permesso di sperimentare più avanti il “Cercle e carrè” fra le opere di Kandinsky e Mondrian. Scegliendo l’indirizzo architettonico mi sono avvicinata con interesse alle opere di Le Corbuisier, Frank Lloyd Wright, nonché alle più recenti di Renzo Piano, Santiago Calatrava Valls e Tadao Ando. Da sempre amante dell’impressionismo e delle figure classiche, ho iniziato con l’olio su tela, acquerelli e carboncino per poi passare alla pirografia. Da quel momento la mia matita e il mio carboncino si sono trasformati in uno strumento il cui fascino e devozione mi hanno portata ad amare le piccole bruciature che si possono realizzare nel legno dando vita ad opere particolari: le calde “sfumature sanguigne” mi ricordano vecchie immagini tinta seppia e con nostalgia mi riportano al passato…
D- Come definiresti il rapporto tra arte e bellezza?
La bellezza è Arte, e l'Arte è bellezza, in diretto rapporto d’unione: una simbiosi, un tutt’uno! Aggiungerei che l’Arte è la bellezza dell'espressione anche se a volte produce bruttezza estetica ma che, creata con Amore diventa Arte e quindi bello, diventando spesso addirittura “originale”, perché unica nel suo genere!
D- Come vedi l'evoluzione dell'arte contemporanea e dell'artigianato handmade?
Le potenzialità per crescere ci sono tutte. Nella fattispecie gli oggetti dell'artigianato handmade sono vere “opere d’arte” artigianali : pezzi unici di pregevole fattura e qualità perché creati con maestria, creatività e gusto da persone capaci di offrire un servizio in più al cliente quale la personalizzazione del manufatto che lo rende unico nel suo genere! Credo sempre più che l’acquirente si avvicinerà a questi prodotti spinto più dal gusto artistico piuttosto che commerciale.
D- Che differenza c'è tra arte e artigianato?
A dire il vero, per quanto già detto in precedenza, per come la concepisco io non c’è molta differenza fra le due.
D- Cos'è per te la creatività?
A mio avviso la creatività è sinonimo di divertimento e capacità di vedere le cose in maniera sempre diversa. E’ quella scintilla che mi spinge anche quando sono stanca alla sera a iniziare qualcosa di nuovo. Irrazionalità inspiegabile: cominciare senza finire, partire senza arrivare, spaziare per ritornare al punto di partenza, è un treno in corsa sui binari della fantasia!
D- E infine parlaci dei tuoi progetti ed eventi futuri...
Sono sempre in fermento e in prima linea su ogni fronte! Ho da poco finito la fiera di Natale a Cison di Valmarino riscuotendo notevole interesse. Entro questo mese ho qualche commissione pirografica da realizzare: su 80 taglieri e su scatole di varie misure e forme tornite a mano in legno di faggio. Subito dopo inizierò un’incisione a fuoco su ante di una cucina destinata alla Russia. Come sempre continuerò la mia collaborazione esterna di arredatrice e designer. Mi sto preparando per le nuove mostre di artigianato e pittura di primavera. Se avrò tempo e modo, penso di partecipare in agosto a Cison di Valmarino ad “Artigianatovivo 2010”. Nel 2009 ci sono stati ben 250.000 visitatori: purtroppo avevo disdetto la mia presenza per problemi famigliari sopraggiunti all’ultimo momento. Ho da poco ripreso a scrivere: porterò avanti la mia sesta antologia poetica. Eppoi chissà, quotidianamente nascono in me nuove idee e progetti perché come disse Rossella O'Hara “domani è un altro giorno”…