62. La piazza

Creato il 05 febbraio 2012 da Fabry2010

Pubblicato da fabrizio centofanti su febbraio 5, 2012

da qui

- Dove stiamo andando?
- Non si possono evitare le domande?
- Pretendi che ti segua al buio?
- Vuoi salvare tuo marito?
- Sì, ma vorrei capire qualcosa di quello che facciamo.
- Voi donne siete troppo curiose.
- E voi troppo maschilisti.
Il monumento è una macchia bianca contro il cielo. Dalia vorrebbe saltare su una delle due quadrighe che svettano in cima e ritrovarsi su un pianeta sconosciuto a contemplare le stelle preferite, sentire un’altra musica. In momenti come questi, le capita di vedere la vita come da lontano, dalla luna, e le pare tutto più accettabile: Fausto preso da se stesso, le amanti scervellate, la casa editrice alla deriva, anche se nessuno se n’è accorto. Ma adesso attirerebbe l’attenzione, ora che una bomba sta per farla esplodere, coi libri, i sogni della gente in cerca di una pagina capace di cambiargli la vita. Si sente visitata da intuizioni improvvise su un mondo autentico, vissuto quando si è sentita amata e liberata dal senso d’inutilità che l’accompagna da bambina; ha un guizzo di gioia, vorrebbe ridere, gridare, come ti chiami? sei matta? te l’ho detto che mi chiamo Peter, scusa, pensavo tra me e me, ma chi sono questi piegati con la faccia a terra, non lo vedi? musulmani, qui, nella piazza? sto cercando un amico, è la nostra unica speranza, sono troppo concentrati, non ti danno retta, devi parlare a tutti i costi? la piazza è una specie di salotto, immagini la folla oceanica che lui arringava, affacciandosi al balcone con le mascelle tese, ti stupisci che persone intelligenti obbediscano a un tipo come quello, non posso esprimermi? perché sono una donna? zitta, che qui pregano, devo capire se il mio amico è in mezzo a questi, spezzeremo le reni, li inchioderemo al bagnasciuga, com’è possibile ridursi così? bisogna abdicare alla coscienza, decidere di svendere il cervello, eccolo, è là, speriamo che finisca presto, per voi le donne sono cose? no, sono importanti, si vede, e la Petacci? lo seguiva ovunque, anche nella piazza dove li hanno fucilati, che tempi, rinunciare al libero pensiero! si alza, dobbiamo fare presto, ciao, ciao, sai niente dell’attentato alla casa editrice? sì, me l’hanno detto, bisogna fermarli, e come? amare al punto da farsi fucilare insieme, l’amore è strano, non ne so qualcosa? perché il presidente è suo marito.


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