Romeo e Giulietta
di Massimo Coppola
Italia, 2015
genere, documentario
durata, 56'
Deve essere stato per un inconscio senso di colpa,
derivato dal successo dei film realizzati per conto di Paolo Sorrentino,
o forse, più concretamente, si è trattato della volontà di
diversificare una produzione ultimamente dedicata alle sulfuree storie
dell'autore Napoletano, fatto sta che la
Indigo film di
Francesca Cima e Nicola Giuliano si presenta al festival di Locarno con
un film "Romeo e Giulietta" di Massimo Coppola, collocato per stile e
contenuti agli antipodi di quelli instaurati dall' enciclopedia
sorrentiniana. Nel caso specifico si trattava di fare i conti con il
capolavoro Shakesperiano, inteso non soltanto nella sua accezione
letteraria e immaginifica, ma, alla maniera dei fratelli Taviani de
"Cesare non deve morire", scelto sulla base di un'universalità in grado
di dialogare con persone di ogni ordine e grado. Nel "Romeo e
Giulietta" Coppoliano infatti, la storia d'amore tra gli amanti più
celebri della letteratura mondiale è interpretata da un gruppo di
giovani
Rom, arruolati nel campo nomadi di Tor de Cenci in
Roma, chiamato a sostituire in un cortocircuito tra cultura alta e
bassa, la Verona del cinquecento.
Alla base della nuova rivisitazione,
l'idea di un cinema che evita di alzare gli steccati e che invece si
apre al mondo circostante, nel tentativo di diventarne parte integrante.
In analogia con le caratteristiche della messinscena, realizzata senza
distinguere tra campo e fuori campo, e in una commistione tra realtà e
finzione, qui assicurata dalla presenza catartica del regista, chiamato,
in qualità di mentore dei ragazzi, ad assolvere a quelle funzioni
pedagogiche di cui il film, nelle parole dell'autore, diventa promotore.
Quello che ne risulta è una sorta di
work in progress
sull'allestimento della tragedia, in cui scene di vita quotidiana
all'interno del campo si alternano al tentativo degli interpreti di
entrare nello spirito dei loro personaggi. L'impresa è ardua, sia
davanti che dietro la
mdp. e le ambizioni di "Romeo e Giulietta" si risolvono in un film che appare più programmatico che sentito.
(
pubblicata su ondacinema.it/speciale 68 festival di Locarno)