Chi mi segue da tempo sa che spesso questo mio diario ha raccolto le mie angosce, le mie paure, il mio senso di sconforto ed inadeguatezza scaturite dal rapporto con Carlo Alberto, il mio primogenito. Mi sono sfogata spesso fra queste pagine, sicuramente anche un po’ sbagliando, perché spesso i nostri figli non sono esattamente come li descriviamo, ma a volte diventano proprio come si sentono sempre descritti da noi. Si immedesimano e recitano una parte da cui spesso è difficile uscire.
Ho scritto allora al maestro, dato che non ero presente al colloquio, per ringraziarlo delle belle parole avute per mio figlio e per il fatto che molto probabilmente, se quest’anno lui va a scuola così volentieri, è anche merito suo. Nonostante fosse sabato, l’insegnante mi ha risposto subito e voglio scrivere qui le sue parole perché voglio ricordarmele bene:
“Grazie, ma è solo merito di Carlo Alberto se ho potuto essere così positivo nei suoi confronti quest’anno. Ha fatto notevoli progressi in tutte le aree e finora è stato la vera “star” dell’anno! Mi auguro che il suo entusiasmo per l’apprendimento continui così in modo da avere altri eccellenti progressi come quelli già ottenuti.”
Ancora mi si velano gli occhi a rileggere queste parole e a pensare a quelle dette al colloquio. Non solo e non tanto per i risultati accademici, ma perché viene sottolineata la sua leadership ed il suo grande entusiasmo. La prima, caratteristica mai avuta da lui che aveva difficoltà ad avere amici e cadeva sempre in “innamoramenti” a senso unico per il leader della classe. La seconda perché, negli ultimi due anni, sembra dimostrare scarso interesse per ogni cosa che esuli dall’Ipad o dall’acquistare qualcosa. Saperlo addirittura entusiasta di apprendere per me è una cosa che ha tanto significato ed importanza. Sono proprio tanto fiera di lui! Ho sempre sottolineato la capacità di mio figlio ad avere il sorriso facile e ad entusiasmarsi, ma sono queste caratteristiche che in casa sono sempre meno presenti. Però oggi sono felice di sapere che fuori ci sono ancora ed addirittura sono diventate primarie nel suo comportamento.
Ci lavoro e rifletto da tanto ed ancora non ho trovato la chiave giusta, ma da qualche parte quella chiave ci deve essere.
Mio figlio, che mi ripeteva in continuazione “ti voglio bene”, non lo fa più da mesi ormai. Non credo sia solo perché è cresciuto, credo semplicemente che voglia dimostrarmi di essere arrabbiato con me.
Ed allora io oggi piccolo mio, da qui voglio ripartire per l’ennesima volta perché tante sono già state le strade provate, ma nessuna mi ha riportato a te.
Voglio ripartire dalle parole del tuo maestro ed avere ben presente che quel bambino entusiasta esiste dentro di te ed è mio dovere ritrovarlo e prenderlo per mano.
Voglio che il tuo sorriso illumini di nuovo le mie giornate e prenda il posto di quel musino lungo che gira spesso per casa.
Voglio prima di tutto accettarti e accettarmi con i tuoi ed i miei difetti perché ormai mi dovrebbe essere chiaro che il nostro non sarà mai un cammino idilliaco. Inutile pensarci. Vorrei però che questo percorso, anche se difficile, lo affrontassimo insieme per mano e non guardandoci a distanza con rancore.
Ce la metterò tutta e spero che piano piano tu ti riapra a me.
Inizio da questo momento a provare a guardarti con occhi diversi. Non ti fotografo da tanto perché da tempo tu fai espressioni sciocche e brutte per rovinarmi ogni fotografia. Oggi è il primo giorno di vacanza e sei a casa con me. Tuo fratello dorme ed io ora voglio tirar fuori da te tutto il bello che hai. Voglio attenderlo con calma e pazienza in mezzo ai tuoi tentativi di boicottarmi.
Se vedrete immagini nel post vorrà dire che ci sarò riuscita.
Buon compleanno amore mio!