7 anni e un cammino anche di soddisfazioni

Creato il 15 dicembre 2014 da Mamma In Oriente

Chi mi segue da tempo sa che spesso questo mio diario ha raccolto le mie angosce, le mie paure, il mio senso di sconforto ed inadeguatezza scaturite dal rapporto con Carlo Alberto, il mio primogenito. Mi sono sfogata spesso fra queste pagine, sicuramente anche un po’ sbagliando, perché spesso i nostri figli non sono esattamente come li descriviamo, ma a volte diventano proprio come si sentono sempre descritti da noi. Si immedesimano e recitano una parte da cui spesso è difficile uscire.

Dopo aver scritto il titolo di questo post, sono andata a rileggermi quello dell’anno scorso intitolato “Sei anni d’amore e difficoltà” e mi sono resa conto quanto è strano usare la parola difficoltà in un post di compleanno dove di solito si celebra e basta. Nel titolo di quest’anno c’è ancora un accenno alle difficoltà, racchiuso velatamente in quel “anche”, ma si è aggiunta una parola che invece sa di bello e celebrativo. Quest’anno infatti c’è anche molto di cui essere soddisfatti. Non che finora non ci siano state soddisfazioni, ma erano quasi sempre vissute da noi in prima persona e giudicate da noi. Certo sono stata molto fiera di come, due anni fa, mio figlio ha affrontato la nuova vita thailandese e la scuola internazionale con entusiasmo e come se niente fosse. E fieri lo sono stati anche i nonni e gli zii. I risultati scolastici però, anche se abbastanza positivi, sono sempre stati affiancati da problemi di comportamento o per scarsa attenzione o più gravemente per atteggiamenti aggressivi verso i compagni. Abbiamo avuto tante segnalazioni sul quaderno che la scuola usa per la comunicazione fra genitori ed insegnanti e siamo stati chiamati a scuola per incontrare l’insegnante più volte, l’ultima delle quali anche con il responsabile di tutta la Primary. Diciamo non un gran inizio considerando che parliamo di asilo e prima elementare!

Quest’anno Carlo Alberto ha, per la prima volta, un maestro. E’ capitato che, dopo diverse settimane dall’inizio della scuola, lui non mi avesse ancora scritto nulla sul quaderno e mi fosse quindi venuto il dubbio che semplicemente non ritenesse di comunicarmi eventuali problemi di comportamento. Allora gli ho scritto io chiedendo come si stava comportando Carlo Alberto e lui mi ha risposto: “come tutti i bimbi maschi della sua età.” Ammetto di aver pensato, prevenuta, che magari come uomo avesse parametri diversi nel giudicare un comportamento aggressivo. Le uniche volte che mi ha scritto negli ultimi tempi, l’argomento era sempre l’enorme progresso che Carlo Alberto stava facendo nella lettura.

A fine trimestre poi è arrivato a casa il report in cui il maestro dà una valutazione complessiva sul bambino non solo dal punto di vista accademico, ma tenendo conto anche di impegno, comportamento, attitudini e caratteristiche personali. All’invio del report segue l’incontro genitore-insegnante. E’ andato mio marito e dopo mi ha telefonato tutto contento perché il maestro aveva avuto parole bellissime per Carlo Alberto dicendo che ha fatto progressi incredibili nella lettura e che sta lavorando duramente anche nelle altre aree.

Che è un bambino pieno di entusiasmo, che è il leader della classe e che tutti vogliono stare con lui. Considerando che ha sempre avuto un po’ di problemi nel socializzare dovuti principalmente ad una scarsa autostima, è veramente un bel cambiamento. Dopo due giorni, Carlo Alberto è stato nominato “Star of the Week” per la seconda volta dall’inizio dell’anno. Come vi ho già spiegato qui tutti i bimbi a turno vengono nominati, trovando però una motivazione reale per tutti. L’anno scorso Carlo Alberto era sempre stato nominato fra gli ultimi con motivazioni non troppo importanti, mentre quest’anno è stato fra i primi e con belle motivazioni.
Ho scritto allora al maestro, dato che non ero presente al colloquio, per ringraziarlo delle belle parole avute per mio figlio e per il fatto che molto probabilmente, se quest’anno lui va a scuola così volentieri, è anche merito suo. Nonostante fosse sabato, l’insegnante mi ha risposto subito e voglio scrivere qui le sue parole perché voglio ricordarmele bene:

“Grazie, ma è solo merito di Carlo Alberto se ho potuto essere così positivo nei suoi confronti quest’anno. Ha fatto notevoli progressi in tutte le aree e finora è stato la vera “star” dell’anno! Mi auguro che il suo entusiasmo per l’apprendimento continui così in modo da avere altri eccellenti progressi come quelli già ottenuti.”

Ancora mi si velano gli occhi a rileggere queste parole e a pensare a quelle dette al colloquio. Non solo e non tanto per i risultati accademici, ma perché viene sottolineata la sua leadership ed il suo grande entusiasmo. La prima, caratteristica mai avuta da lui che aveva difficoltà ad avere amici e cadeva sempre in “innamoramenti” a senso unico per il leader della classe. La seconda perché, negli ultimi due anni, sembra dimostrare scarso interesse per ogni cosa che esuli dall’Ipad o dall’acquistare qualcosa. Saperlo addirittura entusiasta di apprendere per me è una cosa che ha tanto significato ed importanza. Sono proprio tanto fiera di lui! Ho sempre sottolineato la capacità di mio figlio ad avere il sorriso facile e ad entusiasmarsi, ma sono queste caratteristiche che in casa sono sempre meno presenti. Però oggi sono felice di sapere che fuori ci sono ancora ed addirittura sono diventate primarie nel suo comportamento.

E se ripenso al passato, è vero che sempre l’ho visto più entusiasta a scuola, sia con gli amici, sia nel mostrare a noi genitori le cose che aveva fatto.

E così, ancora di più oggi, rifletto sul fatto che i problemi sono in casa e probabilmente proprio nel rapporto fra me e lui che è sempre stato conflittuale e che si è incrinato definitivamente con la nascita del fratellino.
Ci lavoro e rifletto da tanto ed ancora non ho trovato la chiave giusta, ma da qualche parte quella chiave ci deve essere.
Mio figlio, che mi ripeteva in continuazione “ti voglio bene”, non lo fa più da mesi ormai. Non credo sia solo perché è cresciuto, credo semplicemente che voglia dimostrarmi di essere arrabbiato con me.

Ed allora io oggi piccolo mio, da qui voglio ripartire per l’ennesima volta perché tante sono già state le strade provate, ma nessuna mi ha riportato a te.

Voglio ripartire dalle parole del tuo maestro ed avere ben presente che quel bambino entusiasta esiste dentro di te ed è mio dovere ritrovarlo e prenderlo per mano.

Voglio che il tuo sorriso illumini di nuovo le mie giornate e prenda il posto di quel musino lungo che gira spesso per casa.

Voglio sentire sempre più spesso le tue grida felici e sempre meno le tue grida di rabbia.

Voglio prima di tutto accettarti e accettarmi con i tuoi ed i miei difetti perché ormai mi dovrebbe essere chiaro che il nostro non sarà mai un cammino idilliaco. Inutile pensarci. Vorrei però che questo percorso, anche se difficile, lo affrontassimo insieme per mano e non guardandoci a distanza con rancore.

Ce la metterò tutta e spero che piano piano tu ti riapra a me.

Inizio da questo momento a provare a guardarti con occhi diversi. Non ti fotografo da tanto perché da tempo tu fai espressioni sciocche e brutte per rovinarmi ogni fotografia. Oggi è il primo giorno di vacanza e sei a casa con me. Tuo fratello dorme ed io ora voglio tirar fuori da te tutto il bello che hai. Voglio attenderlo con calma e pazienza in mezzo ai tuoi tentativi di boicottarmi.

Se vedrete immagini nel post vorrà dire che ci sarò riuscita.

Buon compleanno amore mio!


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