Firenze, 1494. Donato Bramante è folle di dolore: il suo miglior amico, Pico della Mirandola, è stato misteriosamente assassinato. Determinato a scoprire l’autore del delitto, Bramante raccoglie due singolari oggetti abbandonati accanto al cadavere: un anello che custodisce una striscia di carta vergata con caratteri ebraici e un’edizione della Divina Commedia, anch’essa in ebraico. Quale può essere il loro significato? E perché il potente cardinale Giacomo Catalano sembra quasi lieto della morte di Pico?
Roma, 1506. Finalmente è arrivato il grande momento: l’antica basilica di San Pietro, ormai in rovina, sta per risorgere. Diventerà l’edificio più grandioso di tutto l’Occidente, il simbolo della potenza della Chiesa. Ma chi sarà l’uomo destinato a progettare una simile impresa? Bramante è l’architetto di papa Giulio II, eppure Michelangelo è disposto a vendere l’anima al diavolo pur di ottenere l’incarico… Tra cortigiane affascinanti e prelati senza scrupoli, ambizioni sfrenate e progetti audaci, Roma intera ribolle di odi e di passioni, di sangue e di lacrime. E, nell’ombra, il cardinale Giacomo Catalano è più che mai deciso a lasciare la propria impronta su quella che sarà considerata la cupola del mondo…
L'autore: Sebastian Fleming è nato a Staßfurt nel 1963. Ha studiato letteratura tedesca, storia e filosofia alla Martin-Luther-Universität Halle-Wittenberg. È stato a lungo attivo in ambito teatrale (come scrittore e regista) e in quello cinematografico come sceneggiatore e produttore. Dal 2005 si è dedicato alla saggistica – ha pubblicato una biografia di Michail Gorbačëv e due testi sul Vaticano – e, più di recente, proprio con La cupola del mondo, ha deciso di cimentarsi con la narrativa.