Magic Johnson, all’anagrafe Earvin Johnson Jr., nasce a Lansing il 14 agosto 1954. Le sue doti fisiche, 206 centimetri in altezza e un quintale sulla bilancia, gli consentono di farsi subito notare nelle giovanili e di vincere il titolo NCAA con Michigan State nel 1979. L’anno dopo l’approdo in NBA con i Lakers. A Los Angeles, il playmaker conquista 5 anelli e viene eletto 3 volte MVP della regular season e altrettante volte delle finali. Non solo, Magic per tre stagioni è il miglior assistman della lega ed è il migliore di sempre come passaggi vincenti di media a partita (11,2), per un totale di 10’141 in carriera. Selezionato per la NBA All-Rookie Team al primo anno, trova spazio nella All-NBA Team dal 1981-1982 al 1990-1991 e partecipa alla All-Star Game per 11 edizioni consecutive a partire dal 1982.
Poi, il dramma. Nell’autunno del 1991, in seguito ad un ordinario controllo durante la pre-season, a Magic viene diagnosticato di aver contratto il virus dell’HIV. Certo di un errore, il ragazzo di Lansing chiede di effettuare il test una seconda ed una terza volta, ma l’esito non cambia: senza troppe spiegazioni ai tifosi e agli addetti, il play non viene più convocato. Il 5 novembre coach Dunleavy dice di aspettarsi a breve il rientro, ma due giorni dopo, il 7 novembre 1991, Magic Johnson annuncia il ritiro. Precisando che la moglie e il nascituro figlio non erano sieropositivi, venne puntualizzato da Mellman, il medico dei Lakers, che il cestista non era affetto da AIDS, ma che l’attività agonistica avrebbe deteriorato il suo sistema immunitario.
Ritiratosi, nel 1991 crea la Magic Johnson Foundation, nata inizialmente con l’obiettivo di raccogliere fondi per la prevenzione e la cura dell’AIDS. Col passare degli anni, gli orizzonti si sono allargati, ma la dedizione al problema del virus HIV non è mai svanita: nel 2006, infatti, la fondazione ha dato la possibilità a più di 35’000 persone di verificare la sieropositività gratuitamente.
Nel 1992 torna sul campo per l’oro olimpico di Barcellona, segnando 11 punti nella finale contro la Croazia. Successivamente, nel ’96 Magic indossa ancora per 32 volte la canotta numero 32 dei Lakers, che verrà poi ritirata a fine stagione. La sua carriera avrà ufficialmente fine nel nuovo millennio, dopo aver collezionato 8 presenze tra Borås Basket (in Svezia) e Magic Great Danes (in Danimarca).