Alcuni viaggi li inizi per perderti; altri, invece, servono per ritrovarti!
Ho appena finito di leggere ” Une nuit à Reykjavík” di Brina Svit, un piccolo libro comprato d’impulso in aeroporto a Parigi.
Ho comprato il libro credendo di leggere una storia d’amore invece è il racconto di una donna che nel dolore della perdita di sua sorella, ripercorre la sua vita sullo sfondo della città di Reykjavík.
L’autrice descrive nelle prima pagine Reykjavík come una capitale provinciale che si riduce in sole tre vie principali, piene di boutique, di caffè e di ristoranti. Ma è solo l’inizio. Il racconto termina con la descrizione di paesaggi sconfinati e di spiagge vulcaniche che, con il loro color nero ruggine, hanno il dono di far rinascere !!!
Effettivamente quando arrivi a Reykjavík capisci che bastano poche ore per girare il centro, ma solo restando qualche giorno riesci a cogliere l’umore” meteorologicamente” lunatico di questa città che, pur essendo così lontana dall’Italia è ospitale, accogliente e perfino caldissima.
Reykjavík è come una persona introversa: all’apparenza sembra indifferente, ma con il passare delle ore scopri la sua sincerità. La Svit ( che in Italia non è stata tradotta :-( ) nel suo libro mescola emozioni e paesaggi islandesi. Quest’ultimi oltre ad essere un’ottima cornice, esaltano la forte diperazione della protagonista.
L’Islanda è un paese da emozioni forti. Quelle emozioni che si incollano negli occhi e nell’anima . Non scordi più.
Finito “Une nuit à Reykjavík”, mi è assalita la nostalgia. Ho riguardato le foto dell’ Islanda ed ho ripercorso 9 giorni di vacanza superlativa.
Organizzare un viaggio in Islanda richiede spirito sportivo ed un budget fornito ;-) Reykjavík è una città cara ,ma i ricordi non hanno prezzo .
Cosa mi porto in memoria :
1. Fare il bagno nelle piscine geotermali.
Questa è stata una delle esperienze ” in viaggio ” più rilassanti che abbia mai fatto in vita mia.
In Islanda ci sono vasche ovunque e fare il bagno è come andare in un caffè. Gli islandesi in acqua giocano, socializzano, fanno affari e si innamorano.
Io e l’inglesino ci siamo rilassati per un intero giorno nelle acque della ” Laguna Blu ” . Un luogo fantastico, un po’ paradiso ed un po’ inferno. Noi siamo andati in una giornata meravigliosamente assolata ed stata un’ esperienza FAN-TA-STI-CA . Consiglio a tutti di provare ;-)
( DIFETTI: troppo turistica, abbastanza costosa, non puoi portare alimenti, sconsigliatissimo bagnarsi i capelli se non si è portato una bottiglia di super balsamo, bisogna portarsi gli accappatoi, sui costumi rimane l’ odore di uova marce anche dopo lavati ).
Un’altra piscina da provare è quella in centro città detta Laugardalslaug . L’ingresso costa pochissimo, circa 5 € . Le scarpe si devono lasciare all’ingresso; entri negli spogliatoi, scegli un armadietto e dopo una doccia completamente nudi indossi il costume e la cuffia ed esci fuori dove c’è una temperatura di circa 12° gradi.
Fa freddo anche in estate ;-) ma quando ti immergi in acqua godi e puoi far finta di essere un islandese!!
A tal proposito devo dire che gli Islandesi sono molto socievoli: “attaccano bottone” facilmente e sono curiosi di sapere da dove vieni. Puoi dialogare con loro in inglese, lo parlano tutti. Molti conoscono anche una terza lingua perché dopo gli studi vivono lunghi periodi all’estero e la cosa che più ti colpisce e vedere come le mamme islandesi lasciano i loro piccoli liberi .
2. Passeggiare nel Parco Nazionale di Ϸingvellir
Un luogo così fortemente vivo dove anche senza essere un geologo ti può impressionare la fenditura tra la placca terreste del nord- America con quella Euroasiatica .
Il parco è meravigliosamente travolgente con la sua natura che colora questo luogo con il verde nel muschio, il nero dei vulcani e il blu del cielo e del mare.
Qui nasce l’Alpingi ovvero il primo Parlamento , dove i membri si riunivano una volta all’anno per leggere le leggi alla popolazione.
3. Passeggiare lungo Saebraut fino al porto .
Essere vicino all’Oceano e respirare a pieni polmoni !!!
Lungo la strada c’è la celebre scultura Sólfar (Nave del sole) che rappresenta una nave vichinga stilizzata.
La scultura è fotografatissima. Sullo sfondo il monte Esja che è ti fa immaginare terre sconfinate. Altro edificio interessante è l’Harpa Concet Hall, ci si può entrare è essere ipnotizzati dai mille riflessi della luce.
Harpa Concert Hall_Reykjavik_luogolungo
E poi finire la camminata alla Marina. Un caratteristico porticciolo con le casette in tinta , brulicante di gente che da qui prendono traghetti per avvistare le balene o i pinguini, ma tanti arrivano solo per mangiare carne di balena o semplicemente pesce impanato. Consiglio Icelandic
4. Prenotare il “TOUR del Circolo D’Oro” con Reykjavik Excursions
Il tour dura l’intera giornata , si viaggia in un comodo autobus riscaldato, c’è la musica, il WIFI e la guida . ( Inutile dirlo che la guida non parla in italiano :-( Questa cosa mi infastidisce. All’estero pago sempre un servizio agevolando chi non studia la mia lingua !! Sembra che gli Italiani preferiscono portarsi la guida dall’Italia !!! sarà vero?)
Il pick-up è in albergo e se si alloggia in zona pedonale l’appuntamento è all’ufficio turistico di Aoalstraeti . Si parte all’alba ma non c’è stata notte quindi è giorno ;-)
Durante il percorso ci fermiamo tantissime volte ed ogni stop è una sorpresa :
– Assistiamo ad uno spettacolo di cavalli islandesi che però a vederli sembrano pony. I cavalli islandesi sono molto forti e resistenti ed una legge preserva la purezza della razza evitando di importare altre razze.
– Visitiamo una serra di “pomodori” dove la coltivazione è garantita da un efficace utilizzo del calore geotermico che riscalda ed illumina le piante. Siamo nella fattoria della famiglia Fridheimar che sembra sia un’istituzione qui in Islanda.
– Ci incantiamo davanti alla spettacolare potenza delle Cascate di Gullfoss, due salti uno difronte l’altro che scompaiono in un gran canyon.
– Ammiriamo la potenza dei Geysir che sembrano urlaci quanto questa terra sia viva.
Facciamo altre soste per ammirare panorami infiniti e mangiare . Si ritorna in albergo sfiniti , ma il silenzio non è per la stanchezza bensì per riordinare le immagini e imprimerle nella memoria.
5. Dedicare qualche ora allo SHOPPING.
Ho scoperto 66°NORTH, un brand che produce abbigliamento contro il freddo . Adesso ho bel paio di guanti ,caldissimi ;-)
6. Andare in Spiaggia Nauthólsvík
Diciamo che questa è una “fantasia” islandese di volere avere una spiaggia come quella nel Marocco …per ora si sono comprati la sabbia !!!