Magazine Attualità

7 su Sette: Dobbiamo assolutamente impedire il ritorno al nucleare

Creato il 20 marzo 2011 da Calcisulcalcio
7 su Sette: Dobbiamo assolutamente impedire il ritorno al nucleare

Al di là di tutti i pareri ed i giochi di parole con cui il governo tenta di imbambolare gli Italiani, portando avanti il progetto sul ritorno al nucleare bloccato addirittura da potenze autoritarie e lontane anni luce dalla democrazia moderna come la Cina, l’unico metro di giudizio in base al quale gli Italiani devono decidere se essere a favore o contrari alla “pazzia” nucleare a nostro avviso è uno solo, e ruota attorno ad una sola, semplice considerazione: “Se il Giappone, una società che ha fatto della correttezza, della diligenza, del rispetto delle regole e delle gerarchie il suo stile di vita, arrivando a rasentare l’ottusità nel corso dei secoli (ricordate karakiri? Chi fallisce, chi non ha una condotta onorevole, chi sbaglia, si suicida per la vergogna?) non è riuscita a tenere sotto controllo la bestia nucleare malgrado abbia la tecnologia più evoluta del mondo, in un paese come l’Italia, che non riesce nemmeno a garantire il funzionamento dei più stupidi sistemi di sicurezza e di assistenza, che costruisce con la sabbia perché i soldi per il cemento armato se li è mangiati prima che venissero stanziati, quando mai potrà garantire la sicurezza di un mostro come un reattore nucleare? “ Non ve l’immaginate frasi del tipo: “C’è una fuga di radiazioni! Ma dov’è il tecnico di sorveglianza? Non c’è, ha timbrato il cartellino, poi è uscito per fare la spesa…”Oppure “Chi era il responsabile dell’impianto quando c’è stata la fuga? Non so… Nell’ultimo anno ce ne sono stati tre, sai… i contratti a tempo determinato… Se no, sai quanto costava assumerli in pianta stabile? Oppure “Ma l’ingegnere responsabile non era qualificato! Lo so, ma era il nipote del cugino di mio… E poi, qual è il problema? E’ stato assunto perché ha inviato il curriculum…”Oppure “La copertura di sicurezza ha ceduto perché il materiale era scadente… Sì, ma la ditta che aveva l’appalto per la costruzione e quella che aveva il subappalto per i controlli di sicurezza sono sotto inchiesta per infiltrazioni camorristiche (o mafiose, o della ‘ndrangheta ecc…)” Ragazzi, non scherziamo. L’Italia non è in grado di assumersi una responsabilità del genere. NO AL NUCLEARE. Visto che il nostro parere potrebbe essere giudicato incompetente, anche se qui non si tratta di competenza, ma di puro realismo, riportiamo di seguito quello di personaggi più autorevoli, tratto da un articolo recentemente apparso su “Repubblica”.

di Andrea Mariani

“Per i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, "oggi è stata messa la pietra tombale sul ritorno del nucleare in Italia. Il sottosegretario Saglia ha testualmente dichiarato che il nucleare si potrà fare solo nelle Regioni che diranno di sì alla localizzazione nel proprio territorio. Il che vuol dire che nel nostro Paese l'energia atomica non ci sarà mai, perché nessuna Regione, comprese quelle amministrate dal centrodestra, intende dare l'assenso". In aula, Dario Franceschini, capogruppo del Pd alla Camera, rinnova l'appello replicando al ministro per l'Ambiente: "Fermatevi, sospendete il programma nucleare, se non lo farete voi, fra tre mesi la parola tornerà agli italiani che sceglieranno per salvare il proprio Paese, se stessi e il proprio futuro". Nella sua controreplica, Antonio Di Pietro ha accusato la Prestigiacomo: "Lei, signor ministro, ha detto una bugia clamorosa - afferma il leader di Idv -. Perché il commissario europeo ieri ha affermato che 'l'Unione europea deve valutare un'opzione zero sul nucleare dopo gli eventi giapponesi. L'esatto contrario di quello che lei oggi vuole far credere agli italiani. Per questo motivo, noi chiediamo a tutti i cittadini di andare a votare il nostro referendum contro il nucleare".Per il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, "il via libera delle commissioni della Camera allo schema di decreto legislativo correttivo è uno schiaffo in faccia ai cittadini italiani". Un decreto, aggiunge Bonelli, "che esce dalle commissioni notevolmente peggiorato perché non è più previsto l'obbligo di pubblicizzazione delle procedure per individuare i siti e costruire le centrali". Anche da Bonelli, accuse alla Prestigiacomo: "Deve dimettersi immediatamente. Tutti i paesi del mondo hanno deciso di fermarsi, oggi persino la Cina ha bloccato l'autorizzazione delle nuove centrali. Invece il governo italiano continua a sostenere una posizione irragionevole e irresponsabile. Evidentemente gli affari che ruotano intorno al nucleare sono più importanti dell'interesse generale e del futuro del Paese".” ( Fonte: Repubblica)

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :