Qualcuno forse ricodera' anche che a due giorni dalla data fissata mi ero sentita dire "mi dispiace, ma ora non possiamo, facciamo a fine aprile" (relativo post).
Poi e' successo che a meta' aprile c'e' stato il suo pranzo di compleanno, e sapendo che da li' a poco sarebbe stato il mio di compleanno mi ha detto "dai, Marica, organizza qualcosa, tipo quel picnic che era rimasto in sospeso, invita altra gente, dai". A me non andava, ma alla fine mi sono lasciata convincere, in fondo era pur sempre un'occasione per stare in compagnia.
La cosa che mi ha un po' dato fastidio e' che in pratica e' stata lei a decidere posto e orario, perche' le mie proposte non erano compatibili con le sue esigenze... ma vabene, tutti noi altri siamo elastici, non abbiamo figli, possiamo spostarci, quindi va bene. Solo che alla fine di tutto cio' appena sono arrivati al picnic mi ha detto "Sai, stamattina mia figlia voleva andare a messa come tutte le domeniche ma non ci e' potuta andare altrimenti non faceva in tempo a fare i compiti e tutte le altre attivita', visto che poi dovevamo venire al picnic...".
A volte resto senza parole, davvero.
Nonostante tutto questo, e' stato un piacevole picnic.
Ho preparato per l'occasione delle meringhe, delle crostatine con la crema, una macedonia (questa l'ha fatta il marito), un pan di spagna riempito di nutella e ricoperto di zucchero a velo. Sono stata in piacevole compagnia, ho ricevuto dei bei regali (grazie!), abbiamo fatto due chiacchiere, qualcuno ha giocato a palla... insomma, alla fine sono contenta di averlo fatto, ecco. :-)
Siamo andati al Seagrove park in Del Mar, un bellissimo prato a ridosso dell'oceano, dove spesso e volentieri ci sono questi bellissimi matrimoni all'aperto con tanto di archetto e sedioline bianche.
Domenica non c'erano matrimoni, ma c'erano tanti picnic in corso e c'erano tanti bambini che giocavano :-) In particolare ce n'era uno bellissimo e silenzioso che si e' messo a giocare a palla con quelli del nostro gruppo, anche bravo per la sua eta'... e quando i nostri tornavano a sedersi per bere o mangiare o riposarsi, lui arrivava e si metteva dietro a guardarli con i suoi occhioni e a fare spallucce :-)
Un altro bambino invece avvicinandosi poco per volta e' arrivato a curiosare tra di noi e le nostre cose, guardandosi attorno, indicando il cibo e chiedendo "what's thaaaaat?" per ogni cosa :-) E alla fine si e' messo a mangiare i biscotti con noi.
Tutto cio' e' meraviglioso.
Sono consapevole che molto probabilmente non e' cosi' ovunque negli states e quindi mi sento grata di vivere in questo piccolo angolo di paradiso, dove i bambini corrono scalzi sui prati (puliti), giocano con chiunque abbia un pallone, attaccano bottone facilmente e mangiano cibo dagli estranei, senza nessuna paranoia da parte dei genitori.
Io a 32 anni ho ancora le parole di mia mamma che mi risuonano in testa "non parlare con gli sconosciuti", "non mangiare MAI cibo offerto dagli sconosciuti"... al punto che anche quando tipo al supermercato o in giro ci sono le ragazze che fanno assaggiare dei prodotti per pubblicizzarli io non riesco mai a mangiarli.
[per non parlare di "MAI andare in giro con i calzini bucati o le mutande sporche, perche' quello sara' il giorno in cui ti investiranno e ti porteranno all'ospedale"]
E alla fine, noi pochi rimasti ci siamo goduti il tramonto.