Si attendono le proroghe ufficiali delle tre scadenze per evitare il ‘caos fiscale’
Il vento di proroga Il versamento delle imposte inerenti al modello Unico 2014 per gli studi di settore potrebbe subire una proroga. Oltre questa proroga le diverse categorie, tra le quali spicca Rete Imprese Italia, avevano altresì chiesto il posticipo della deadline per la presentazione del modello 730. Sul punto, il Dipartimento delle Finanze, per conto del MEF, si è comunque assunto l’incarico di valutare quali effetti potrebbero derivare da un’eventuale proroga. Il governo avrebbe dovuto decidere ieri le proroghe in un annunciato Consiglio dei ministri che si sarebbe dovuto tenere al mattino, tuttavia a causa di impegni intercorsi in sede europea il consesso esecutivo è stato posticipato e con esso anche le dipendenti disposizioni. In ogni caso, entro la fine di questa settimana si attendono dei disposti normativi che chiariscano il da farsi sia per quel che concerne la dichiarazione dei redditi con modello 730 che in relazione al pagamento della prima rata Tasi, prorogata per mezzo di un comunicato stampa del MEF (che nel concreto non avrebbe la forza normativa di modificare un intervento emanato dal Legislatore).Unico 2014
In sostanza, per quanto riguarda Unico 2014, la proroga sarebbe necessaria in quanto, pur non essendoci stati ritardi nel rilascio del software GERICO, le software house sono ancora al lavoro sui prodotti applicativi dello strumento informatico. La richiesta di proroga avanzata riguarda dunque l’accettazione di un posticipo di soli venti giorni, che andrebbe a spostare la scadenza dal 16 giugno al 7 luglio. Dunque, al momento la deadline è fissata per il prossimo 16 giugno, giorno in cui si dovrebbe procedere al versamento delle imposte relative a Unico 2014. Tuttavia i modelli in versione cartacea dovranno essere presentati entro il successivo 30 giugno. Se venisse approvata la richiesta avanzata dalle categorie e da rete Imprese Italia, oltre alla proroga che fisserebbe la scadenza al 7 luglio, si aprirebbe un nuovo panorama sanzionatorio anche per i ritardatari. Infatti, coloro che non riuscissero a rispettare neanche la scadenza del 7 luglio, potrebbero provvedere al versamento tra l’8 luglio e il 6 agosto con una penalità ridotta dello 0,4%. Considerando poi la consueta proroga di Ferragosto, che fa slittare al 20 del mese tutte le scadenze poste tra il primo e il venti, il termine per i ritardatari verrebbe ulteriormente posticipato. Rimarrebbe invece invariato il termine già previsto per coloro che intendono inviare il modello in maniera telematica, per i quali dunque la deadline rimarrebbe quella originaria del 30 settembre. Questo è quanto, al momento si attende un repentino intervento del Ministero dell’Economia e delle Finanze.Il capitolo 730
Come abbiamo poc’anzi accennato, un’ulteriore proroga dovrebbe riguardare anche la presentazione del modello 730. In questo caso la principale motivazione addotta dai sostenitori del posticipo della scadenza riguarda le problematiche createsi in relazione all’ingorgo inerente alla Tasi. Le difficoltà generate da questo cosiddetto ‘caos fiscale’ hanno infatti spinto diversi soggetti operanti nel settore fiscale a richiedere una proroga per la presentazione del modello 730. Attualmente la scadenza è posta al 31 maggio ed è valida per chi presenta il modello a un Caf o a un professionista abilitato. La richiesta di proroga prevede che tale deadline venga fatta slittare al mese di luglio.Focus Tasi
Tra i punti fin qui esaminati ha fatto capolino la famigerata Tasi, che da settimane si è resa protagonista delle discussioni più calde del panorama fiscale. In sostanza, la proroga era stata annunciata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze a mezzo di un comunicato stampa, che però non ha la forza legislativa di andare a modificare il disposto normativo che aveva introdotto la tassa con le relative scadenze. È pertanto necessario che il Legislatore intervenga con un provvedimento di maggiore entità. Le prime risposte a riguardo dovrebbero già palesarsi entro questa settimana, poiché si attende un decreto che stabilisca lo slittamento del pagamento della prima rata dal 16 giugno al 16 settembre o al 16 ottobre. Il posticipo della deadline riguarderebbe tutti quei comuni che non hanno provveduto a deliberare entro lo scorso 23 maggio. Nel pomeriggio di ieri intanto sono emerse le prime dichiarazioni dei principali protagonisti della vicenda. Il presidente dell’Anci, Piero Fassino, ha detto che per i comuni che usufruiscono della proroga della Tasi al 16 ottobre “ci sarà l’anticipazione da parte dello Stato”. Le dichiarazioni del sindaco di Torino sono state proferite nel corso di un convegno al forum PA. Fassino ha altresì chiarito che i comuni non hanno alcun problema con la Tasi di per sé, quanto invece con le risorse complessive di cui dispongono. Dal canto suo, il numero uno del MEF, Pier Carlo Padoan, annunciando l’arrivo del decreto nei prossimo giorni, ha tenuto a precisare che “ci sarà un’anticipazione temporanea” da parte dello Stato “nell’ambito delle risorse disponibili”. Anche in questo caso è comunque ancora tutto nelle mani del governo. Fonte: FiscalFocus