L'altro giorno eravamo allo zoo ed ho visto un bambino.
Poteva avere circa tre o quattro anni, guardava gli elefanti, mentre il padre lo aspettava con il passeggino pochi passi piu' in la'.
Indossava un cappellino, occhiali da sole, una magliettina verde, pantaloncini corti e... delle protesi al posto delle gambe. Quelle che erano le sue gambe sbucavano appena al di sotto dei pantaloncini, poi partivano queste protesi di metallo che quindi facevano il ginocchio e poi terminavano con delle scarpe azzurre.
Sara' nato cosi'? Gli sara' successo qualcosa?
Domande che non avranno risposta, domande che non hanno senso.
In quel momento lui guardava sereno gli elefanti... innocentemente... viveva il momento... mentre io mi chiedevo cosa avranno passato i genitori e cosa dovra' passare lui, quanto sara' dura la vita che dovra' affrontare, quanto dovra' essere forte.
Mi sono sentita in colpa per tutte le volte che mi capita di lamentarmi di qualcosa, per tutte le volte che mi capita di volere di piu', per tutte le volte che non sorrido, per le volte che non riesco a vedere il bicchiere mezzo pieno.
Ho ripensato alle parole della mia insegnante di Yolates.
Non so, mi e' venuto un po' di magone....