8-9 ottobre 2010: BARTHOLDY e BEETHOVEN al Teatro Verdi

Creato il 07 ottobre 2010 da Sarettacecia

Continua la stagione sinfonica del Teatro G. Verdi di Trieste con il concerto dell’8 e 9 ottobre

dell’ Orchestra e Coro della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste

DIRETTORE Gudni Emilsson

SOPRANO Miranda Keys

MAESTRO DEL CORO Alessandro Zuppardo

Programma

FELIX MENDELSSOHN BARTHOLDY (1809-1847)

Ouverture  op. 95 “Ruy Blas” (Durata 8’)

Salmo  op. 42 per soprano, coro e orchestra (Durata 25’)

LUDWIG van BEETHOVEN (1770- 1827)

Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68, “Pastorale”

Protagonista della prima parte del concerto il compositore romantico tedesco Felix Mendelssohn Bartholdy di cui sarà eseguita:

  • l’Ouverture  op. 95, “Ruy Blas” che doveva servire d’introduzione all’omonimo dramma di Victor Hugo, al suo tempo molto popolare. Nonostante  Mendelssohn rinnegasse  le tinte fosche di questo scritto, la composizione che ne scaturisce  e che fu portata a termine dal compositore nel 1839, è di grande drammaticità e di sicuro impatto sul pubblico. Le Ouvertures da concerto sono una sezione importantissima della produzione orchestrale di Felix Mendelssohn-Bartholdy, non solo per la loro qualità, ma anche perché delimitano l’orizzonte ideale e spirituale del compositore nelle tappe successive della sua carriera e mostrano gli aspetti più originali della sua creatività che si sviluppa sui toni ora fiabeschi, ora fantastici, ora intensamente romantici.llegro – Allegretto Durata 40’
  • Psalms op. 42 che vedranno coinvolti nell’esecuzione l’Orchestra e al Coro del Teatro Verdi,  istruito dal M° Alessandro Zuppardo, al suo debutto nel repertorio sinfonico del „Verdi“.  Il Maestro è stato recentemente incaricato  della preparazione del Coro del Teatro Verdi   dal neoeletto Consiglio di Amministrazione della Fondazione lirica triestina all’unanimità.

Alessandro Zuppardo che aveva già preparato il Coro del Teatro Verdi nel corso della Stagione 2009-2010  in occasione delle rappresentazioni dell’opera  “Romeo et Juliette” di Gounod,   si è formato all’Accademia di Santa Cecilia di Roma ed ha diretto il Coro Lirico Marchigiano presso l’Opera Festival di Macerata e il Coro del Teatro Carlo Felice di Genova.  Ha lavorato per importanti istituzioni musicali italiane,  tra cui i teatri di Padova, Venezia, Bergamo, Brescia, Treviso, Lucca, Livorno, Pesaro, Mantova, Bari, Jesi e l’Accademia Verdiana di Busseto. In campo europeo, in cui nel 2003 ha assunto la direzione del  Coro del Teatro dell’Opera di Francoforte., ha lavorato anche all’ Opera di Nizza e il Teatro di Monte-Carlo.

Keys

Voce solista dei Psalms è il  soprano Miranda Keys. .L’artista,  che al “Verdi” ha recentemente cantato in  “Tannhauser”,  si è esibita in recital in Londra, Edimburgo, Glasgow, Città del Messico, Kuala Lumpur, Tokyo, Singapore, Manila, Sydney e Perth. In particolare in Inghilterra ha cantato  in sale prestigiose come la Barbican Hall, QEH, Glasgow Royal Concert Hall, Linbury Studio Theatre al Covent Garden. In campo operistico ha recentemente cantato  nel ruolo di Norna in “Götterdammerung”; una nuova produzione di “Ariadne auf Naxos” a Salisburgo e, per il suo debutto a Lipsia,  “Hansel und Gretel”. In “Götterdammerung” ha poi debuttato ancher a Halle, diretta da Mark Elder, a Aix-en-Provence, diretta da Simon Rattle,  e al Festival di Pasqua di Salisburgo.

Nella seconda parte del programma protagonista sarà Ludwig van Beethoven di cui sarà eseguita:

  • la Sinfonia n. 6 in Fa maggiore op.68 „Pastorale“ ,  capolavoro tanto noto e tanto amato dal pubblico di tutto il mondo. Composta tra il 1807 e il 1808, questa sinfonia ha avuto la sua prima esecuzione a Vienna, al Theater an der Wien il 22 dicembre 1808. “Espressione del sentimento piuttosto che pittura” così era definita nel programma del concerto la “Pastorale”. Se è vero che nella musica del ‘700 la natura era stata spesso spiata, riprodotta, descritta, Beethoven, tuttavia, si inserisce solo formalmente in questa tradizione, perché a lui non importava dipingere. “Nessuna  pittura – decretò –. Si lascia agli ascoltatori di individuare le sensazioni” scrisse tra gli abbozzi dell’opera in gestazione. Il musicista amava tanto la natura e da essa traeva pace e conforto,  ma il suo spirito religioso lo portava a riconoscere Dio nell’universo, nelle opere della Creazione. La natura dunque diviene il simbolo della emozione stessa, incarna il desiderio di purificazione e, pur protagonista dell’opera, entra in gioco in quanto vista e sentita dall’uomo, considerata dal compositore tedesco come  “il tempio di una religione della benevolenza al cui centro vi è l’uomo”.

Emilsson

Sul podio il direttore  islandese Gudni Emilsson che è al suo debutto sul podio triestino.  Nato a Reykjavik, il Maestro è  stato Direttore musicale della German Tübingen Chamber Orchestra, del Classical Music Festivals dell’Università di Tübingia in Germania,  della Camerata Boema Praghese e infine della  Thailand Philharmonic Orchestra di  Bangkok. Per  gli anni   2010 e  2011 è stato nominato  direttore  ospite  del Haydn Festival di Vienna, della  Stuttgart Chamber Orchestra e della  San Francisco Chamber Orchestra e infine della Arthur Rubinstein Philharmonic, la più prestigiosa Orchestra delle Polonia. In Italia sarà ospite dell´ Arena di Verona.

LINK UTILI:

  • Per maggiori informazioni sul concerto Teatro Verdi (fonte delle info e foto qui sopra)


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