Domenica 8 giugno La Favola di Lilith sarà rappresentata in anteprima europea in Germania a Lipsia, Schauspielhaus alle ore 19,30, nell’ambito del Wave Gotik Treffen. L’opera è stata rappresentata in anteprima italiana, sabato 24 maggio presso la Biblioteca di Villa Bruno, a San Giorgio a Cremano (NA), col patrocinio dei comuni di San Giorgio e di Morlupo (RM), a cura dell’Associazione Progetto San Giorgio e del Fondo Librario di Poesia Contemporanea di Morlupo.
Il Festival
Il Wave Gotik Treffen di Lipsia è il più grande Festival del mondo dedicato alla musica gotica e alla cultura “dark”. Questo evento ha luogo ogni anno e dura 4 giorni, quest’anno dal 7 al 9 giugno 2014 e accoglie ospiti da tutto il mondo per assistere a centinaia di concerti, esibizioni, eventi culturali. Lipsia, famosa per la sua storia ricca di personaggi importanti legati al mondo della musica quali Richard Wagner, Johann Sebastian Bach e Jakob Ludwig Felix Mendelssohn, si rivela aperta alle novità: musicisti e interpreti da tutto il mondo si esibiscono in una città che per l’occasione ogni anno accoglie circa trentamila visitatori.
L’opera
La Favola di Lilith è un concerto, un CD (edito dall’etichetta discografica ARK Records), un libro di poesia in versione bilingue ed è rappresentata da una compagine formata da: quartetto d’archi (Caterina Bianco, Angela Musco, Irene Vanacore, Leonardo Massa), pianoforte (Martina Mollo) e voce recitante e autrice (Viviana Scarinci) sotto la direzione del compositore Edo Notarloberti, per esprimere l’incontro di due linguaggi artistici diversi e insieme profondamente affini come quelli della musica e della poesia.
video dell’anteprima https://www.youtube.com/watch?v=xeYHcae3Buo
prenotazioni e info: http://www.wave-gotik-treffen.de/
pagina facebook https://www.facebook.com/lafavoladililith
evento su facebook https://www.facebook.com/events/1496356603911490/
“In questo caso, 32 tracce legate senza soluzione di continuità, il percorso è piuttosto diverso perché si tratta di una reale connessione di due universi; dove il fatto che non ci sia la classica forma canzone, sia pure “diversa”, finisce per dar risalto al ritmo che connette profondamente musica e parole, in grado di esplorare Lilith non come donna del mito (quella prima di Eva) ma come aggancio alla contemporaneità”
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