In Italia si festeggia dal 1922 per iniziativa del partito comunista, mentre nel resto d’Europa e negli Stati uniti ancora prima, grazie ai movimenti socialisti ed operai. È stata però istituita ufficialmente dall’Onu dal 1977. E proprio all’ONU fino al 15 marzo è in corso la riunione annuale della Commissione sulla condizione femminile delle Nazioni unite quest’anno dedicato alla prevenzione della violenza contro donne e ragazze. E' indecente ricordarsi dei diritti umani, dell'uguaglianza, della violenza, delle pari opportunità solo un giorno all'anno. E' inaccettabile che le donne possano incontrarsi, divertirsi, solo un giorno all'anno. Lasciando da parte la macchina consumistica che ogni anno si mette in moto per l'8 marzo, le tonnellate di mimose (a cui sono fortemente allergica) che vengono devastate, la mia opinione è purché se ne parli. La giornata della donna in Italia (così mi pare più corretto) si festeggia quest’anno con un aumento del 47 per cento della presenza femminile in Parlamento, dove quasi un neo eletto su tre è donna (31 per cento). E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti, in occasione dell’8 marzo, dalla quale si evidenzia che nella legislatura che si è conclusa le donne erano pari ad appena il 21 per cento alla Camera e il 19 per cento al Senato mentre nel nuovo Parlamento saranno il 32 per cento alla Camera e il 30 per cento al Senato.
Persino lo sport dove le atlete azzurre hanno regalato grandi soddisfazioni resta ancora impermeabile alle quote rosa, tanto che tra i 45 presidenti delle Federazioni sportive affiliate al Coni c’è solo una donna.
Quest’anno, le numerose manifestazioni sono quasi tutte incentrate sulla violenza di genere. I dati sul femminicidio in Italia sono allarmanti. È quasi sempre tra le mura domestiche, nel rapporto con il marito o il convivente o l’ex, e avviene sempre di più davanti ai figli, testimoni atterriti che poi a loro volta potranno diventare carnefici. La violenza sulle donne è un fenomeno che in Italia non diminuisce e si connota sempre più come violenza fisica: a testimoniarlo, le 124 donne ferocemente uccise nel 2012 in nome di un «amore» malato e assassino.Maria Monteleone, procuratore aggiunto di Roma dichiara che già nei primi due mesi del 2013 sono state uccise 8-10 donne. "Per me, però, le vittime sono anche di più, perché bisognerebbe contare anche gli omicidi che sono conseguenza delle violenze subite per anni e i suicidi".Il problema è sopratutto delle istituzioni la sua responsabilità è di non indirizzare e sollecitare un cambiamento culturale radicale sui temi della differenza di genere, a cominciare dalle scuole dove è necessario insegnare il rispetto di genere, e chiede l'impegno dello Stato per stare a fianco delle donne e non lasciarle sole in questa strage.Come donna e madre mi chiedo come aver avuto al governo uomini che hanno usato e abusato del ruolo femminile, come oggetto di puro piacere o feticci da mostrare non sia stato deleterio per la nostra cultura, per il nostro paese, per la democrazia.
Portiamo l'argomento a discorsi più ameni: le due commedie appena uscite in sala, forse non a caso, in occasione dell' 8 marzo, due film di giovani registe.