E quest'anno, per la donna è iniziato come un anno particolare.
L’Italia sembra ancora non essere un paese per donne, eppure serve che lo sia.
E allora, "se non ora quando?".
Un'amica oggi ha scritto:
—non voglio gli auguri del giorno della donna... ma il rispetto e riconoscimento tutti giorni dell'anno quando nessuno valorizza i lavori domestici (che pensano sia d'obbligo femminile) oppure i soldi che porti a casa (siano pochi o tanti).—
Quest'amica, come tutte, spero che accetti il mio augurio, dando proprio il giusto valore all’8 marzo, giornata nata più di un secolo fa per onorare le lavoratrici di tutto il mondo, diventata nel tempo festa delle donne.
Per il biglietto di quest'anno ho scelto di raccontare le donne in movimento, quelle "che vogliono essere lì".
Le ho ritratte al mercato settimanale di Castelfranco di Sotto. Il mercato sembra un luogo creato per la donna, creato dalla donna. Qui si dimostra decisa e intraprendente.