Visto in Dvx, in lingua originale con sottotitoli in italiano.
De la Iglesia passa di genere in genere e stavolta tocca il western e lo fa nel migliore dei modi. Non si accontenta di realizzare un film citazionista nelle scene, no, lui dichiara chi vuole imitare, fa i nome ed i cognomi, racconta quello che c’è stato e poi porta la storia a dover per forza diventare identica ad uno spaghetti western, imitandone anche alcune scene (la sequenza del ragazzo sotto le travi presa da Per un pugno di dollari), ma de la Iglesia ci è arrivato alla citazione, l’ha cercata e se l’è meritata. Non cita per mancanza di idee, ma per motivi di regia. Bravo…
Complessivamente poi il film è divertente e abbastanza movimentato, con la regia classica dello spagnolo… però manca completamente il classico cinismo delle opere precedenti e successive. I personaggi non sono brutti sporchi e cattivi come al solito, si limitano ad essere solo brutti e sporchi, ma sotto sotto sono degli eroi tout court, senza macchia e senza colpa. Il film intrattiene da dio, ma manca quel lato negativo dei protagonisti che rendono i film di de la Iglesia qualcosa di originale e di unico.
Buffo comunque l'aspetto totemico che ha assunto la figura di Clint Eastwood in ambito westerniano e questo mentre è ancora in vita (non per tirargliela), neppure Marlon Brando... questo film e Rango sono solo gli esempi più recenti.
PS: non sono sicuro che sia del tutto legale la scena in cui la prostituta insegna al bambino a toccare le tette
PPS: le 800 pallottole del titolo sono quelle che vengono comprate per difendere il villaggio del west.