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“Non chiamatemi Alice”: a Melfi talenti della danza e del teatro

Creato il 01 luglio 2012 da Ecodibasilicata

Si conclude la rassegna dei giovani talenti de “la Scuola sull’Albero”: 4 appuntamenti con la
danza e il teatro che hanno visto in scena gli allievi dei corsi tenuti dall’associazione di Melfi.
A chiudere la rassegna, uno spettacolo di teatro sperimentale liberamente ispirato a “Alice nel
paese delle meraviglie”, che andrà in scena a Melfi in un luogo segreto e non convenzionale
lunedì 2 luglio. Si potrà assistere allo spettacolo “Non chiamatemi Alice” solo prenotando al
numero: 349\8243232
LE SUGGESTIONI
Liberamente ispirato al celeberrimo romanzo di Carroll, “Non chiamatemi Alice” stravolge il
concetto di incontro, di movimento, di stupore, conducendo lo spettatore-viaggiatore oltre ogni
possibile immaginazione.
Nel quasi-buio del crepuscolo, ci sono delle quasi-vite che si animano. Pensieri, odori, parole
in forme di persone che appaiono e scompaiono, illuminati da un raggio di luna o dalla lama di
un coltello. Sono le meraviglie agghiaccianti che il pubblico incontra durante il suo viaggio, in
un paese ai margini del vivere comune, dove il confine tra bruttezza e sogno si fa labile e
indefinito.
Del testo originale resta il gioco di parole e di specchi, la follia, il senso di straniamento che
scaturisce dall’ineffabilità del sogno. Esserci e non esserci, in un viaggio che è ricordo,
suggestione, sospensione, dimenticanza, mentre la dimensione del tempo si dilata fino a
diventare quasi eterea. Uno spettacolo di forte impatto emotivo, che racchiude in sé la
complessità di un viaggio infinito.
“Alice ha imparato la lingua dei gatti e dei ratti, e si è sbucciata l’anima, mentre ruzzolava giù.”
I VIAGGI
La struttura dello spettacolo prevede l’abolizione della condizione “classica” della distanza
frontale del palco rispetto al pubblico. Il testo, infatti, si snoda all’interno di un percorso
prestabilito in cui attori e spettatori si muovono e interagiscono in una ‘skenè’ comune a
entrambi. Gli spettatori – divisi in piccoli gruppi – saranno guidati all’interno di uno spazio
scenico ‘naturale’ articolato in 8 tappe: 8 postazioni, 8 ambientazioni, 8 storie raccontate
dai protagonisti al passante-spettatore.
I gruppi di spettatori (15 circa) partiranno scaglionati ogni 20 minuti.

IL PROGETTO
“Non chiamatemi Alice” è uno spettacolo-laboratorio, che nasce da un lavoro a più mani.
Laboratorio di scrittura ma anche di regia, di interpretazione, di scenografia, di costume, che si
è snodato in un percorso di ricerca e studio durato diversi mesi.
La volontà è stata quella di giocare con il testo originale, cercando in esso spunti per una
rivisitazione in chiave sociale, con una forte attenzione alle vite al margine.
In scena gli allievi del corso avanzato di teatro della “Scuola sull’Albero”, alcuni dei quali già
impegnati nelle produzioni della compagnia teatrale professionale. In scena con loro anche
l’attrice Cristina Palermo.
Lo spettacolo nasce da un’idea di Vania Cauzillo, che ne ha curato la regia insieme ad
Alessandra Maltempo. I testi sono di Mariangela Corona e Raffaele Flore, giovane e
talentuoso autore lucano, alla seconda collaborazione con la compagnia de L’Albero.
Per i temi trattati lo spettacolo non è adatto a un pubblico di età inferiore ai 13 anni.
Lo spettacolo sarà in scena a Potenza mercoledì 4 luglio nell’ambito del festival “La città delle
cento scale”. Anche in questa data sarà indispensabile prenotare al numero 349\8243232.
Tutte le informazioni sul sito www.lalbero.org

NON CHIAMATEMI ALICE
di Mariangela Corona e Raffaele Flore
regia Vania Cauzillo e Alessandra Maltempo

“Non chiamatemi Alice”:  a Melfi talenti della danza e del teatro


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