85 mila cittadini per la neo Repubblica Glaciale di Greenpeace

Creato il 28 marzo 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online
mar 28, 2014    Scritto da Gabriele Ciuffreda    Ambiente, Attualità, Mondo, News, Scienza, Sud America 0

85 mila cittadini per la neo Repubblica Glaciale di Greenpeace

Esiste un Paese nelle terre delle Ande, totalmente ghiacciato, la  sua bandiera bicromatica illustra tre vette bianche su uno sfondo nero, ha come padre fondatore Greenpeace e come cittadino onorario la scrittrice Isabel Allende. Si tratta de la Repubblica Glaciale.
La notizia è stata resa al pubblico pochi giorni fa, chiunque può diventare un cittadino del neo-Paese, la comunità ad oggi quasi 85 mila aderenti . E’ tutto spiegato sul sito www.republicaglaciar.cl.

L’iniziativa ha come l’obiettivo quello di colmare i deficit amministrativi del Cile di tale patrimonio naturale, e per spingere le autorità ad attuare un’operazione legislativa a tutela di tale bene pubblico.
Quando questi obiettivi saranno raggiunti Greenpeace restituirà la “sovranità” della Repubblica Glaciale al Cile.
Isabele Allende, eletta Presidentessa del Senato cileno dopo le ultime elezioni che ha visto vincitrice Michelle Bachelet, ha da sempre sostenuto il progetto di Greenpeace ampliando la questione a tutti i cittadini del Cile. Motivo di vanto questo per Matià Asùn, direttore esecutivo di Greenpeace Cile.

Visitando il sito della Repubblica Glaciale, sono quattro gli step per divenire a tutti gli effetti cittadini del Paese di ghiaccio: Iscriversi alla newsletter, diventare cittadino, ottenere un passaporto virtuale e ricevere a casa tale passaporto divenendo a tutti gli effetti un supporter della Repubblica Glaciale
Lo scopo ultimo è quello di creare un effetto virale sui social network in modo da spingere il governo del Cile a voltarsi notando l’acclamazione popolare per tale questione ambientale.

La mancanza giuridica a protezione dei ghiacciai è questa dunque  la battaglia di Greenpeace, oltre che contrastare  la speculazione di questi patrimoni  da parte delle compagnie minerarie. Sul sito Internet si leggono i punti che secondo l’associazione ambientalista dovrebbe affrontare la legislatura cilena:

  • Stabilire una figura giuridica nella costituzione che tuteli i ghiacciai diventando proprietà nazionale per uso pubblico.
  • Che vi sia una definizione di ghiacciai e sia stabilita dalla legge
  • Specificare quali attività siano consentite e quali vietate in tali territori
  • Lasciare stabilito nella legge la creazione di  un programma di transizione verso l’imprenditoria e attività sviluppate in aree protette, o potenzialmente protetti, adeguandole a nuove regole.

Il Cile è il paese con la più grande area di ghiacciai del Sud America con una spuperficie di 23 mila chilometri quadrati distribuiti in migliaia di ghiacciai. L’area si estende dalle cime dell’Altopiano alla punta meridionale del continente. La Repubblica comprende le riserve strategiche di acqua solida e permettere vari benefici ecosistemici , compreso il mantenimento dei flussi in periodi di siccità, l’acqua nei fiumi durante l’estate  e anche la regolamentazione del clima. La distruzione e il declino di tali ghiacciai avranno un impatto diretto sull’ecosistema del nostro Paese” . Si legge sul sito Web della fondazione.

Considerata l’entusiasmo del Presidentessa Allende, le promesse di freschezza costituzionale e di riforme dell’esponente socialista Michele Bachelet, non c’è che sperare che l’iniziativa ultima di Greenpeace vada a buon fine. I cittadini sperano, molti oramai anche cittadini della Repubblica Glaciale.


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