Un romanzo che ha aperto un vasto dibattito nazionale
La storia c’è ma la si cattura al di fuori del rappresentato in un romanzo che ha come centralità, certamente, il legame tra Claretta Petacci e Benito Mussolini ma ha soprattutto come elemento narrante la figura di un Claretta che per il troppo amore si è lasciata morire. Il concetto di “passione” nel romanzo di Pierfranco Bruni può essere letto in una articolazioni di metafore e di collocazioni non solo dentro la sensualità di un rapporto ma anche nella religiosità dell’amore. In questo caso di amore e morte. Infatti la “passione”, che campeggia nel titolo, ma si evince in tutte le oltre 150 pagine del testo che fanno da controcanto alla prima edizione (una piccola plaquette di poche pagine risalente al 1996 dal titolo “Claretta e Ben. Il mio amore è con te”) si intreccia con la “morte”. Passione e morte, dunque, si legano nel destino di due personaggi che vengono recuperati come riferimenti non soltanto letterari ma si inseriscono in una pagina che è tutta giocata sulla griglia della letteratura. Infatti, accanto al racconto che Bruni raccoglie dai tasselli della storia ci sono elementi definiti, dallo stesso scrittore, ad intreccio. Accanto a dati precise, a punti storici, a raccordi tra la memorialistica e il sogno compaiono delle lettere immaginarie che costituiscono il vero corpus del romanzoe qui Bruni si rivela nella sua “destrezza” istrionica tra il poeta e il narratore. Ma è chiaro che Claretta non è un immaginario. È la donna che ha segnato le figure femminili di uno scrittore tanto che compare in altri suoi romanzi anche quando la dimensione letteraria – onirica si sposta su altri mosaici esistenziali e letterari. Commuove, anche, nelle pagine la devozione che Claretta ebbe per Santa Rita, la Santa dei casi impossibili. Bruni, più volte, fa riferimento alla Claretta che si rivolge a Santa Rita. La donna del Duce è la donna profondamente legata alla cristianità della storia drammatica di Santa Rita e proprio quando comprende il tragico scenario dell’epilogo, in preghiera, Claretta invoca Santa Rita.
Mikia Fugana parlando del romanzo di Pierfranco Bruni ha sottolineato: "Tra le pagine di questo romanzo di Pierfranco Bruni non c'è soltanto il racconto di un drammatico amore. C'è soprattutto la passione dello scrittore che sembra narrare una sua storia attraverso la voce del padre. Un romanzo forte. Uno dei
romanzi più importanti pubblicati negli ultimi anni".