Ancora una brutta vicenda attorno alla storia dell’imprenditore antiracket Ignazio Cutrò e della sua famiglia.
Ovvio lo sdegno di Ignazio Cutrò che, da testimone di giustizia, si sta battendo da anni contro la mafia della Bassa Quisquina. Il suo status su facebook ha fatto registrare numerosi commenti da parte di coloro che lui definisce “la parte sana ed onesta di Bivona”. Lo riportiamo integralmente:
“APPELLO HA SUA ECCELLENZA IL PREFETTO DI AGRIGENTO;DOPO CHE NOI A QUANTO PARE SIAMO QUELLI SBAGLIATI PREGO SUA ECCELLENZA DI TOGLIERCI LA CITTADINANZA ITALIANA, E DARE A TUTTI QUESTI MAFIOSI E AMICI E SOSTENITORI UN BEL RICONOSCIMENTO!!!!questo succede a bivona ( voglio precisare che non tutti la pensano cosi) un signore, se signore si può chiamare NON HA VOLUTO AFFITTARE LA CASA ALLA FIDANZATA DI MIO FIGLIO. E LEI SUL SUO PROFILO SCRIVE QUESTO : Non amo raccontare le mie cose su face,ma questa la voglio proprio dire…Sono alla ricerca di una casa ammobiliata. Finalmente ieri ne ho trovata, una ma il proprietario di pomeriggio,dopo esserci accordati su tutto(compreso il prezzo), mi chiama e mi dice testuali parole: “Ma tu ki ssi kidda ca è cu chiddu cà avi la scorta?”ed io rispondo ovviamente si certo.. e lui contnua: “je mi scantu,nun ti la pozzu affittari kiù però mà capiri nun ti l ha pigliari a mali!!!! “
Ora dico io,va bene ognuno è libero di pensarla come vuole,in tanti non mi salutano più e mi hanno allontanata xkè sono “cu kiddu ca avi la scorta”ma nn pensavo ke si potesse arrivare a tanto fino a kiudermi le porte in faccia! poveri noi!!”
Una vicenda che non mancherà di suscitare nuove polemiche e per la quale i commenti si stanno moltiplicando.
“Infine – conclude Ignazio Cutrò – attendo ancora, da tempo, che il sindaco e la giunta di Bivona si facciano una passeggiata in piazza con me e la mia famiglia. Io li avevo invitati pubblicamente parlando da un palco. Finora non è stato possibile. Ma io li aspetto ancora…”